Per le intercettazioni Zaia-Crisanti richiesta di istruttoria dal Ministero. Dopo la diffusione delle frasi tra il presidente e il virologo Avviata dall’ispettorato generale. Necessario vigilare sulla corretta applicazione della norma

LUCA ZAIA REGIONE VENETO

Il dibattito sulle intercettazioni si è riaperto anche tirando in ballo il caso della diffusione di quelle tra il presidente del Veneto Luca Zaia e il virologo e ora senatore Pd Andrea Crisanti in relazione alla gestione dell’emergenza Covid. Di quell’episodio si è parlato come di un caso che proverebbe la necessità di intervenire sugli abusi e sugli errori delle intercettazioni. E così Federico Gianassi, deputato Pd, ha chiesto conto di “iniziative di carattere ispettivo conseguenti alle ipotizzate violazioni della normativa in materia di intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Padova” che vede coinvolti Zaia e Crisanti. Ebbene, gli ha risposto ieri in commissione alla Camera il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, “con riferimento alla specifica vicenda, attraverso gli uffici competenti, l’ispettorato generale ha avviato, come sempre avviene e avverrà in questi casi, una richiesta di istruttoria”. Prima di questo passaggio Ostellari ha ricordato che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “ha ripetutamente affermato con estrema chiarezza che il Governo non intende in alcun modo intervenire sulle ‘intercettazioni che riguardano il terrorismo, la mafia e ovviamente quei reati che sono satelliti di questi fenomeni perniciosi…’. Appare invece necessario monitorare e vigilare sulla corretta applicazione della normativa che ha riformato la disciplina delle intercettazioni”, questo “anche e soprattutto al fine precipuo di garantire una maggiore riservatezza dei colloqui captati”. Ha detto ancora Ostellari: “Occorre infatti, al di là dell’impianto sanzionatorio, elaborare un sistema che limiti preventivamente il più possibile la diffusione delle intercettazioni soprattutto se irrilevanti, a tutela in via prioritaria del cittadino (in particolare se non coinvolto nell’attività investigativa) ma anche della segretezza delle investigazioni stesse, a volte irrimediabilmente minate da una precoce e illegittima discovery. In sostanza appare necessario prevenire più che sanzionare”. Su questo punto “sono certo che vi sia la piena condivisione di tutte le forze politiche. Pertanto nessuno scontro ideologico e nessuna delegittimazione, tutt’altro. Auspico quindi il contributo fattivo anche delle forze di opposizione”, ha concluso Ostellari come si legge nel verbale di commissione visionato dall’Agenzia ‘Dire’. Poi il passaggio sull’avvio dell istruttoria sulla vicenda Zaia-Crisanti.