Intanto piovono sui tavoli delle redazioni i più disparati commenti da destra e da sinistra, naturalmente tutti dal sapore propagandistico. Dice Paolo Paternoster (Lega Salvini Premier):” Nessun bu razzista, nessun ululato, nulla di nulla. Al Bentegodi, non è successo proprio niente, se non semplici fischi e semplici sfottò come accade ogni domenica non solo in ogni campo di calcio ma anche durante match di altri sport. Basta criminalizzare la nostra tifoseria è la nostra Citta: noi Veronesi siamo gente perbene, che fa della accoglienza, della solidarietà e dell’altruismo valori del nostro essere. Piuttosto, suggerisco a chi di dovere di squalificare subito il signor Balotelli in quanto, senza alcun motivo, ha interrotto il gioco, raccolto il pallone con le mani scagliandolo violentemente contro il pubblico veronese”. Rincara la dose Ciro Maschio (Fd’I): ““Grave gesto anti-sportivo e provocatorio di Balotelli che, non nuovo a colpi di testa provocazioni, ha scagliato il pallone nella curva del Verona durante la partita con il Brescia. Il gesto sarebbe stato la conseguenza di presunti cori razzisti del tutto inesistenti. Nessuno dei commissari di gara, infatti, dal campo, avevo a rilevato frasi razziste tanto che aveva ammonito Balotelli. Dai i tifosi del Verona solo ironia con i cori “Mario Mario Mario” ma nessuna forma di razzismo quindi Verona chieda danno di immagine per etichette di condanna preventiva da parte del PD e di alcuni media”. Il sindaco Federico Sboarina: “Allo stadio c’ero e non ho sentito alcun insulto razzista. E come me le molte altre persone che a fine partita mi hanno scritto e contattato. Ciò che ha fatto Balotelli è inspiegabile perché senza alcun motivo ha avviato una gogna mediatica su una tifoseria e una città. Condanno in maniera decisa ogni forma di razzismo, da perseguire senza mezzi termini. Ma sono altrettanto fermo contro coloro che strumentalmente costruiscono sul nulla una falsa immagine di Verona e dei veronesi. Questo è inaccettabile”. Invece per il senatore Pd Vincenzo D’Arienzo “la solita minoranza minoritaria razzista, anziché starsene a casa si è recata al Bentegodi a discriminare un calciatore di colore gettando l’ennesimo fango sulla città.Per fortuna sono stati in pochi, ma questo non riduce la portata. Anzi, è probabile che sia una tecnica.Hanno trovato il modo per evitare le sanzioni alla propria squadra, ma il risultato è il medesimo: la discriminazione”.