Per il filobus si sconvolge Porta Vescovo. Il programma triennale dei lavori pubblici Mentre si attende di conoscere il piano del traffico alternativo per la chiusura di Via XX Settembre, leggendo le carte si scopre che l’incrocio semaforico sarà rivoluzionato dai cantieri per rendere il traffico più scorrevole. Spesa totale oltre 3 milioni

I lavori per la filovia ci accompagneranno a lungo e spuntano come funghi nei boschi d’autunno. Mentre si attende di conoscere il piano del traffico alternativo per la chiusura di via XX Settembre che scatterà a gennaio con cantieri che dureranno 14 mesi, dal programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027 approvato dal Comune si scopre che un’altra area molto critica verrà rivoluzionata dai cantieri. E sempre in questa zona a est del centro. Stiamo parlando infatti dell’incrocio semaforico di Porta Vescovo: punto delicatissimo della viabilità cittadina, incrocio semaforico molto complesso per le tante strade che si intersecano e le necessità di svolta di auto e trasporto pubblico, questo mega incrocio non è mai stato razionalizzato o rivoluzionato per rendere il traffico più scorrevole. Anche perché da qui deve passare il filobus e si attendeva pertanto l’arrivo della nuova opera. Filobus che scenderà da via Rosa Morando e avrà la precedenza. Pertanto il programma dei lavori pubblici prevede al capitolo Strade-sistema filoviario, la sistemazione dell’incrocio di Porta Vescovo nel 2025 e 2026 con un impegno di spesa rispettivamente di 600 mila euro il primo anno e di 1 milione 200 mila euro il secondo per un totale di 1 milione 800 mila euro. Finora si è molto discusso dell’impatto che i cantieri avranno in via XX Settembre e poi in via Mameli, ma ora spunta un’altra situazione molto difficile da gestire come il maxi incrocio di Porta Vescovo. Qui transitano centinaia di autobus di Atv e migliaia di auto lungo la direttrice nord sud (via Fincato-via Torbido) ed est-ovest (Veronetta-Borgo Venezia-San Michele). Meglio prepararsi per tempo. Ma il 2025 vedrà anche, sempre per la filovia, i cantieri per i parcheggi scambiatori che dovrebbero invitare gli automobilisti e lasciare lì l’auto per salire sul nuovo mezzo di trasporto pubblico. Si tratta di opere indispensabili per poter mettere in esercizio il filobus. E dopo l’ok della Giunta serve il via libera del Consiglio comunale nelle prossime settimane con contestuale approvazione della variante urbanistica. Il primo è previsto a Verona Ovest-Ca di Cozzi per tutti coloro che arrivano dalla Valpolicella; il secondo a Verona Est. Il primo sorgerà alla fine di via Mameli, nell’area verde a sinistra dopo la svolta sul ponte del Saval, che la variante al Piano degli interventi trasformerà in area destinata alla sosta. Qui da progetto sono previsti 8 stalli per i bus e 385 stalli auto. Il parcheggio scambiatore a Verona Est, per il quale non serve variante urbanistica, disporrà invece di 11 stalli bus e 300 posti auto. I due parcheggi, che saranno realizzati da Amt3, sono finanziati per un importo complessivo di 6.500.000 euro di cui 3 milioni per il park a Verona Est e 3 milioni e mezzo per quello di Ca’ di Cozzi. Possibilità di espansione con strutture a silos. Intanto a Veronetta prosegue la Fase 3 dei lavori: dal 25 novembre al 20 dicembre cantiere in via XX Settembre, dall’incrocio con Via San Nazaro, fino al civico 130, in centro strada, e Via Arduino fino al civico 9. E da inizio dicembre riprenderanno, come anticipato dall’assessore Tommaso Ferrari, gli incontri con la cittadinanza di Veronetta per spiegare nel dettaglio i tempi e i luoghi del cantiere e le deviazioni del traffico. MB