Le patologie oculari si possono prevenire o contenere. Per questo motivo, ogni anno il secondo giovedì di ottobre, OMS e Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) promuovono la Gionata mondiale della vista, con lo scopo di richiamare l’attenzione sul tema. Quest’anno il focus è sulla salute dell’occhio nei luoghi di lavoro per prevenire le malattie.
Due appelli lanciati da Aoui: per preservare la vista durante il lavoro è fondamentale utilizzare dispositivi di protezione oculare per l’infortunistica (nel caso di lavori manuali), mentre è altrettanto importante fare intervalli periodici di ‘riposo’ degli occhi per chi lavora al videoterminale; nel caso dei bambini, l’OMS stabilisce per l’età pediatrica il tempo massimo di un’ora al giorno per l’utilizzo di device luminosi vicini all’occhio (cellulari e tablet) perché possono aumentare il rischio di miopia. Prevenzione è la parola chiave per tutte le malattie oculari, enfatizzata nella Gionata mondiale.
“La prima prevenzione va fatta con il proprio medico di medicina generale e con gli oculisti del SSN del territorio delle Ulss”, ha detto il direttore generale di Aoui Callisto Bravi.
Secondo il professor Giorgio Marchini, “si stima che un miliardo di persone nel mondo abbiamo problemi di vista”.
“Alla visita dei tre anni, il pediatra decide se mandarci il paziente per una valutazione più approfondita – ha detto la dottoressa Elena Gusson -. E’ opportuno eseguire il test del riflesso rosso che permette di escludere patologie gravi quali il retinoblastoma”.