In vista del Dpcm di prossima emanazione CNA lancia la mobilitazione a sostegno del settore Benessere, e con le altre associazioni datoriali dell’artigianato apre una petizione nazionale affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo. La chiusura delle attività legali infatti sta incentivando il lavoro a domicilio da parte di soggetti che si improvvisano parrucchieri ed estetisti ma non ne posseggono i requisiti professionali e non rispettano le norme di sicurezza per poter svolgere l’attività né tantomeno i protocolli anti Covid adottati dal Governo, contribuendo in tal modo alla diffusione del virus. «La chiusura in zona rossa è ingiustificata – osserva Michela Splendore, Presidente Acconciatori CNA Veneto Ovest –: il nostro settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire nella massima sicurezza, e non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano mai rappresentato fonte di contagio».