Soprattutto in ambito lavorativo, prendersi cura del proprio benessere psico-fisico è fondamentale. Molti imprenditori, però, fanno fatica ad accettarlo e rifiutano categoricamente di rallentare e dedicare tempo a sé stessi. Di solito, dietro questo tipo di comportamento si celano delle convinzioni errate sia sul concetto di “self-care”, che su quello di “capo”. Adottando il concetto di self-care, una persona cerca di proteggere e migliorare la propria salute. Per farlo, solitamente si applicano pratiche come la meditazione, lunghe camminate nella natura e attività che vanno a incoraggiare la creatività e l’empatia. Esercizi che nell’immaginario comune poco combaciano con l’idea di un leader capace e forte. Siamo ancora fermi al capo che non deve chiedere mai: a un manager che va a tutta velocità, capace di lavorare instancabilmente e traghettare l’azienda nelle acque più burrascose senza risentirne. Un credo, che è ora di superare.
Pensare alla propria salute non è un segno di debolezza, anche un leader forte e competente deve stare attento a come dorme, cosa mangia e quanto si rilassa. La moderazione non è un punto debole, anzi! Non mi stancherò mai di dirlo: un leader capace di ammettere la necessità di rallentare è un leader che dà il buon esempio. In primis, perché dimostra ai dipendenti di essere umano e intrinsecamente dà loro il “permesso” di fare lo stesso. In secondo luogo, perché un capo in salute è un capo che può veramente dare forza e valore alla propria impresa. Per questo incoraggio sempre i miei clienti a fermarsi e cercare di capire come fare per evitare di finire le batterie. Tendenzialmente, le direzioni in cui li indirizzo sono tre: la definizione di alcuni confini, la pianificazione delle giornate e la sperimentazione.
Mi spiego meglio. Con “confini” intendiamo quei limiti che ogni persona dovrebbe essere in grado di darsi per vivere al meglio. Parlo di definire fino a dove e quanto ci possiamo spingere, di imparare ad ascoltarsi. Se già sai che per essere più produttivo non puoi svegliarti prima delle 7 di mattina, perché obbligarti ogni giorno a una levataccia? Definisci il tuo ritmo e seguilo. Un altro modo per salvaguardare la propria salute è programmare. Alcuni si trovano bene pianificando una giornata, altri una settimana, anche un mese. Una scaletta delle attività future ti farà arrivare più preparato e rilassato agli impegni.
Ricorda poi di fare tutto questo rimanendo flessibile: il modo in cui ti prendi cura di te stesso non deve essere scritto sulla pietra, sperimenta, cambia, adattati. Può essere che un esercizio che ti fa stare bene oggi non vada più bene domani. È un collaudo continuo, la ricerca della formula perfetta è lunga e tu devi continuare a insistere. Anche con tutti i consigli del mondo, il self-care non può funzionare senza il tuo volere. Il primo passo verso un equilibrio fisico e mentale deve venire da te: ricorda, sei tu a decidere come e quanto fare, gli strumenti e le pratiche per occuparti della tua salute sono davvero tanti. Alcuni possiamo vederli insieme durante il percorso “supporto alla leadership” che offro con Cassiopea. Visita il sito www.cassiopeaweb.com o contattami a tiziana@cassiopeaweb.com o al 3471513537.
Tiziana Recchia
Fondatrice, titolare e amministratrice di Cassiopea. Da quasi 30 anni è business e life coach, si occupa di formazione e supporta le aziende nei momenti di cambiamento. Collabora con la redazione de “La Cronaca” per portare il suo punto di vista esperto nel mondo del business.