A Padova e Venezia episodi preoccupanti per quanto riguarda l’esercizio del diritto di cronaca.
Ordine dei Giornalisti del Veneto, Sindacato Giornalisti Veneto e FNSI si sono stretti attorno al collega Edoardo Fioretto e alla redazione del Mattino di Padova, dopo l’episodio che ha visto protagonista il giovane collaboratore venerdì scorso.
Fioretto era stato bloccato a palazzo Zabarella, a Padova, portato in Questura e trattenuto per quattro ore, senza possibilità di comunicare con l’esterno. La sua colpa? Quella di essersi trovato sul posto durante un fatto di cronaca per documentarlo.
Ordine e Sindacato hanno subito denunciato l’accaduto. A livello nazionale, il CNOG e l’FNSI hanno chiesto un incontro con il ministro dell’Interno.
Una delegazione composta per l’Ordine dal presidente Giuliano Gargano e dalla consigliera Alessia De Marchi, per il Sindacato Giornalisti Veneto dalla segretaria Monica Andolfatto, dal vice Massimo Zennaro, dal componente di giunta Nicola Chiarini e per l’FNSI dal segretario generale aggiunto Matteo Naccari, ha incontrato il direttore e il vicedirettore del Mattino Luca Ubaldeschi e Luca Piana, oltre che lo stesso Fioretto.
“Siamo in attesa di chiarimenti da parte della Questura – ha detto Gargano – ma certamente resta la gravità del gesto. In nessun modo si può ledere il diritto insopprimibile alla libertà d’informazione per i giornalisti. Nei giorni scorsi, sono accaduti altri due episodi: ai giornalisti del Tgr Veneto è stato negata la possibilità di effettuare riprese – nel rispetto delle leggi – all’interno del Tribunale di Padova. E ad altri colleghi è stato impedito di documentare un fatto di cronaca a Ca’ Farsetti, sede del Comune di Venezia. In entrambi i casi, ci siamo attivati e nei prossimi giorni avremo degli incontri di chiarimento: in ogni sede difenderemo il diritto costituzionale al dovere di cronaca”.