Gli abitanti dei quartieri Golosine e Santa Lucia, mercoledì scorso, nel giorno della ripresa delle lezioni, sono stati colpiti da un errore ortografico affisso proprio vicino ai plessi scolastici dei rioni. Gli striscioni con la scritta “Non anno colpa” non sono passati inosservati, e hanno suscitato una serie di punti interrogativi nei passanti.
È questo il provocatorio claim ideato per la campagna di sensibilizzazione contro la povertà educativa, promossa da una cordata di associazioni nell’ambito del progetto Lacci che ha per capofila l’ong Progettomondo. Lo “strafalcione” punta a mobilitare la comunità dei due quartieri, sensibilizzando popolazione e famiglie.
“Si parla di povertà educativa quando è compromesso il diritto di ogni minore di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”, spiega la responsabile del progetto Lacci e referente dell’ufficio educazione di Progettomondo, Marina Lovato. “È un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori. Non è quindi solo legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva, quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo”.
Il claim scelto dalla campagna, “non anno colpa” parte da un voluto errore ortografico per porre l’accento sul fatto che la responsabilità NON È dei minori o delle loro famiglie, ma risiede nel cuore stesso della comunità (educante) che, appunto, può commettere errori ma può anche sviluppare azioni condivise per prevenirli e ripararli.
La campagna dà il via al progetto LACCI. Laboratorio Attivo per Crescere una Comunità educante Inclusiva, selezionato dalla Fondazione “Con I Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto è promosso da Progettomondo in collaborazione con Cestim, Energie Sociali, Le Fate e Rete Tante Tinte e la partecipazione di altri partner: Comune di Verona con l’Assessorato ai Servizi Sociali e la collaborazione delle Quarta circoscrizione, la rete dei consultori dell’Azienda AULSS 9 Scaligera, gli Istituti scolastici degli Istituti Comprensivi 5 e 12, la cooperativa Cultura e Valori, associazioni dei genitori con A.Ge. Verona e Comitato genitori IC12 e per il terzo settore l’associazione Nissa, la Società San Vincenzo, Buster Basket A.S.D. e l’associazione Noi Golosine.
Il progetto, di durata biennale, intende rafforzare la “comunità educante” dei quartieri di Golosine e Santa Lucia, rendendola più efficace, attiva e organizzata nel contrasto alla povertà educativa. Lo farà coinvolgendo i partner e chiunque vorrà unirsi alla sfida, in un percorso che prevede di costruire responsabilità condivisa tramite una ricerca sociale nei due quartieri per comprendere meglio il fenomeno; tavoli tematici per progettare e sperimentare azioni di contrasto; la definizione di un patto educativo e degli strumenti di lavoro della comunità educante.