Per chiedere più sicurezza alimentare Vantini: “Manifestiamo per un Europa più generosa che presti attenzione agli agricoltori”

“Abbiamo avuto un confronto aperto e costruttivo con i vertici dell’Efsa. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. E’ un importante successo per i 20mila agricoltori che sono arrivati qui a Parma. Un momento di grande rappresentanza democratica, che rafforza il patto tra agricoltori e cittadini consumatori che avranno maggiori garanzie di tutela. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di Efsa, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultraformulati”. Così il presidente e il segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo dopo essere stati ricevuti dai vertici dell’Efsa al termine della manifestazione indetta dall’organizzazione che ha portato a Parma 20mila agricoltori molti dei quali provenienti da Verona. Soddisfazione, dunque, da parte di Coldiretti, per l’impegno dell’Efsa nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana. Anche centinaia di veronesi tra le 20mila persone che hanno invaso le strade di Parma in quella che è stata una mobilitazione pacifica e composta tinta delle bandiere gialle Coldiretti e blu Europa.
“Siamo stati a Parma per manifestare – le parole di Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona- non contro l’Europa ma per un’Europa più unita e più generosa, che presti più attenzione agli agricoltori e ai cittadini. C’è la necessità di tutelare l’agroalimentare italiano attraverso l’etichettatura obbligatoria ma anche attraverso il principio di reciprocità secondo il quale i beni che entrano nel nostro Paese devono rispettare gli stessi standard produttivi”.
“In Europa – continua Vantini- c’è la necessità di fare chiarezza, e quindi di fare luce, sui cibi ultra processati e sui cibi cellulari per i quali deve valere il principio di precauzione prevedendo anni di ricerca prima di poterli immettere sul nostro mercato”.
Alla manifestazione hanno partecipato numerose amministrazioni comunali della provincia veronese tra i quali Vittoria Caló Sindaco di Isola Rizza, Michela Taietta Consigliere Comune di Ronco all’Adige e Matteo Pressi Sindaco di Soave, dando il proprio sostegno alle istanza sollevate da l’organizzazione agricola.
“Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’Efsa e le istituzioni europee – concludono Prandini e Gesmundo – per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”.