Stop agli allagamenti a Porta Borsari, grazie alla prossima realizzazione di un pozzo per il deflusso dell’acqua piovana. I lavori inizieranno giovedì prossimo, 24 maggio. L’intervento, già programmato da settimane, permetterà di evitare il ristagno della pioggia, come avvenuto a causa della bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città.I lavori, che verranno realizzati da Acque Veronesi per una spesa di 300 mila euro, prevedono la creazione di un pozzo disperdente profondo 8 metri, davanti a Porta Borsari, sul lato di corso Cavour. La cavità, costituita da elementi cilindrici del diametro di 1 metro e 20, permetterà al sottosuolo ghiaioso di far defluire la pioggia in falda. Nel caso in cui il terreno non riuscisse ad assorbire l’acqua, entrerà in azione la pompa di scarico, in grado di aspirare 50 litri al secondo, che verrà posizionata nel pozzo e che sarà collegata direttamente con l’Adige. Verrà infatti creato un allacciamento delle caditoie lungo via Diaz, fino a ponte della Vittoria. Nessun intralcio sarà causato alla circolazione, visto che lo scavo sarà parallelo all’attuale marciapiede, in modo da salvaguardare anche i reperti archeologici sotterranei e gli altri sottoservizi.L’intervento, della durata di circa 40 giorni, è il primo stralcio di un progetto risolutivo per la zona, che prevede la creazione di collettori per lo scarico in Adige di tutte le acque meteoriche in eccedenza, lungo Riva San Lorenzo e lungadige Panvinio. A spiegare, i dettagli del cantiere l’assessore alle Strade Marco Padovani, il direttore di Acque Veronesi Francesco Berton e il direttore tecnico dei lavori Umberto Anti. “I lavori erano già stati programmati, dopo mesi di ricognizioni e carotaggi per verificare le condizioni del sottosuolo – ha detto l’assessore Padovani –. L’Amministrazione comunale fin dalla scorsa estate si era mossa per risolvere il problema degli allagamenti a Porta Borsari, ma è stato necessario attendere specifiche verifiche prima di intervenire direttamente in una zona del centro storico ricca di reperti storici, come il tempio di Giove che si trova sotto via Diaz. Il rammarico è quello di non aver evitato l’allagamento di ieri pomeriggio e i conseguenti disagi per residenti e commercianti. Purtroppo la Porta si trova in un avvallamento tale per cui l’ordinaria manutenzione non è sufficiente ad evitare il ristagno di acqua, solo un intervento strutturale può risolvere la situazione. Ringraziamo la Soprintendenza ai Beni Archeologici per la collaborazione dimostrata”.