“Siamo consapevoli – si legge in una nota della Confederazione – del sacrificio chiesto al presidente Mattarella, e pertanto lo ringraziamo per la sua disponibilità, ma il momento economico, politico e sociale attraversato dall’Italia richiede continuità e stabilità, autorevolezza e competenza. Tutte doti incarnate dal presidente Mattarella e riconosciutegli nel nostro Paese e dalla comunità internazionale.
Da parte nostra rinnoviamo al presidente Mattarella la disponibilità a collaborare per il bene del nostro Paese, quali rappresentanti dell’artigianato e della piccola impresa, ossatura del sistema produttivo nazionale”
Adesso però abbiamo bisogno di un forte atto di responsabilità della politica, dopo quello che abbiamo visto. Chiediamo interventi immediati strutturali forti su temi che non possono più attendere risposte – afferma Luca Luppi Presidente di Casartigiani Verona.
Gli fa eco il segretario regionale di Casartigiani Andrea Prando – L’enorme rincaro delle bollette nell’ultima parte dell’anno ha fatto schizzare di oltre il 30% la spesa nella media del 2021 rispetto al 2019 per i settori delle costruzioni e dei trasporti, soltanto la filiera del turismo mostra un incremento inferiore al 20%. Per l’anno in corso le prospettive sono di nuovi vistosi rincari considerando che i prezzi del primo trimestre mostrano un balzo del 112% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il 95% delle imprese ritiene che il caro-bollette avrà un forte impatto sulla propria attività; per le imprese del comparto costruzioni l’importo della bolletta è aumentato del 33,1% tra il 2019 e il 2021, per i trasporti 31,9% e per la manifattura il 29,9%. Incrementi del 21,4% per il commercio, 18,6% per la filiera del turismo e 23,3% per gli altri servizi.
Per fronteggiare il caro-energia l’82% delle imprese si vedrà costretto a ritoccare i listini in particolare manifattura e costruzioni (rispettivamente 62,8% e 54,4%) mentre il 80% delle imprese di trasporto, il 60% dei servizi alle imprese e il 70% dei servizi alla persona indicano che non riusciranno a mantenere invariati i prezzi, con la conseguenza che il cliente finale ne farà le spese e che inevitabilmente il mercato di bloccherà, come nel periodo del lockdown. L’impennata dei costi energetici – secondo le informazioni di Casartigiani Veneto – provocherà un taglio dei margini di guadagno per il 77,5% e così – Secondo Andrea Prando non si può piu’ fare impresa, per cui è urgente un serio impegno della politica a farsi carico di questo, ma anche di altri temi come quello delle pensioni e del lavoro che non può reggersi su forme di sostentamento con quelle attuate fino ad oggi e numerose sono le segnalazioni di pensionati che pervengono alle associazioni di Casartigiani che non riusciranno ad arrivare alla fine del mese con questo indice di aumenti di bollette e beni essenziali.