“Pellissier e il Chievo rischiano il divorzio ? Non ci voglio credere” CARA “CRONACA” TI SCRIVO: lettere in redazione

Cara redazione,
mi permetto di scrivere questa mail dopo aver letto il vostro servizio di ieri, su Pellissier e sul Chievo. Servizio poi confermato oggi da L’Arena. Ma è davvero possibile, che Pellissier e il Chievo siano ai feriri corti? Ma come può succedere che un giocatore che è stato un simbolo del Chievo, capitano, cannoniere, bandiera della squadra e della società, oggi non trovi più posto? Ma Campedelli, non può intervenire? Pellissier è un patrimonio del Chievo, l’orgoglio, un valore che va difeso, protetto. Per noi tifosi è anche una garanzia di serietà. Io spero che, se è vero che ci sono problemi di convivenza con altri dirigenti, siano questi a farsi da parte e che Campedelli scelga sempre Pellissier. In un momento come questo, perdere anche Pellissier vuol dire perdere l’anima del Chievo.
EZIO, Verona

Gentilissimo Ezio,
prima di tutto, grazie per la sua lettera, che ci permette di tornare su un argomento molto importante e sentito. In realtà, al di là delle voci uscite in questi giorni, era da tempo che la posizione di Pellissier, all’interno del Chievo, lasciava spazio a molti dubbi. Del resto, Pellissier ha smesso di giocare per diventare il “responsabile dell’area tecnica del Chievo”. Ruolo importante, gratificante, una sorta di braccio destro di Campedelli. Certo, Pellissier doveva, deve, fare il suo percorso e la sua esperienza. Ma li stava e li sta fracendo. Poi, che succede? Succede che all’interno della struttura tecnica del Chievo, il presidente Campedelli arruola un’altra figura, tra l’altro già presente, sia pure senza compiti ufficiali, cioè Giorgio De Giorgis. Già procuratore, manager, uomo che ha mille agganci e che quindi sa muoversi, per ora, sicuramente con maggior disinvoltura di Pellissier, nella giungla del calcio.
A quel punto, era ovvio, che, prima o poi, qualcosa sarebbe accaduto. Niente succede per caso. Il raggio d’azione di Pellissier è andato via via restringendosi, mentre De Giorgis, di fatto, è diventato il “responsabile dell’area tecnica del Chievo”. Questa la situazione, che potrebbe sfociare in un divorzio clamoroso, soprattutto se Pellissier non dovesse avvertire intorno a sè la fiducia che serve. E’ sempre una questione di chiarezza a determinare le scelte. E tocca ora al presidente Campedelli, fare chiarezza. Se intende avvalersi ancora di Pellissier, autentico uomo-società, dopo essere stato l’inimitabile bandiera sul campo, deve sgombrare il tavolo da ogni incertezza.
A Pellissier va dato un incarico preciso, responsabilità altrettanto precise che lo collochino dove merita la sua storia sportiva e personale. Se questo non è possibile, allora, tanto vale salutarsi.
Sarebbe doloroso, certo. Concordiamo con lei, caro Ezio, che sarebbe un altro duro colpo al presente e al futuro del Chievo. Ma sarebbe anche una questione di principio, di coerenza nei confronti di Pellissier. Che non può restare a fare la “figurina”, dopo quello che ha dato, dopo quello che ha fatto per il Chievo. Noi, come lei, signor Ezio, speriamo che Pellissier rimanga sempre al Chievo.
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