Non si chiamerà più Chievo 2021, questa è l’unica certezza. La diffida di Luca Campedelli, affidata a un comunicato elaborato dai suoi legali, ha colto nel segno. Veleni evitabili, una brutta parentesi in una bruttissima storia.
“Non si può usare il nome Chievo”, questo il succo del comunicato che ha acceso (se già non lo fosse…) la battaglia e che ha suggerito a Sergio Pellissier ed Enzo Zanin di scegliere altre strade.
C’è dunque una curiosità ancora maggiore, per la presentazione di oggi, ore 12 al Payanini Center. Già, come si chiamerà la nuova società? “Ci stiamo pensando” ha osservato oggi Zanin. Il tutto va fatto in fretta, visto che il tempo stringe.
Insomma, lo “sgambetto” di Campedelli ha sicuramente sorpreso la nuova società, che si appresta ad affrontare il campionato di Terza categoria, con la speranza, tra un anno, di poter ripartire dalla serie D, grazie alla deroga della Figc.
Intanto, mister Allegretti è al lavoro, per completare la rosa della squadra. Con lui anche altre vecchie conoscenze come Lorenzo Squizzi e Nicolas Frey, saliti sulla barca di Pellissier per tenere vivo “quel che resta del passato”.
Un’operazione romantica, che la dice lunga, comunque, sulla passione e sul senso d’appartenenza che questi ex (ma non saranno gli unici…) mantengono e difendono.
Non è da escludere, ad esempio, che nella rosa di mister Allegretti possa finire anche un certo Luciano, pronto a tornare dal Brasile per rimettersi in campo. Sarebbe uno spettacolo e un punto d’attrazione notevole, per una squadra che si avvia a diventare, incrtedibile ma vero, un autentico fenomeno mediatico.
La North Side 94, ad esempio, culla dei tifosi doc, ha già annunciato che seguirà la nuova squadra sui campi della provincia. E c’è da scommettere che, sulle tribune dove giocherà il Ceo, ci sarà sempre il pubblico delle grandi occasioni. Roba che in Terza categoria, non s’era mai vista. Come a dire “noi siamo di passaggio”…