È bello poter ripartire, sembra che si possa tornare un po’ alla normalità. Si ricomincia”. Questo aveva detto qualche giorno fa Sergio Pellissier. Sembrava tutto normale, il diesse al suo posto, la squadra pronta al nuovo “decollo”. Poi, improvvisa, la voce che filtra dall’ambiente gialloblù. “Aria di burrasca tra Pellissier e De Giorgis, il braccio destro di Campedelli, di fatto, da mesi, il vero responsabile dell’area tecnica gialloblù”. Un ruolo che a lungo andare, avrebbe ristretto il raggio d’azione dim Pellissier, costretto un po’ ai margini del progetto Chievo. Da qui, una situazione che potrebbe riservare sorprese inattese, soprattutto consideratom l’entusiasmo col quale il bomber s’era tuffato nella nuova avventura.
Pellissier aveva poi commentato la situazione, cercando di interpretare il momento del Chievo e le sue prospettive.
“È difficile da dire. Non siamo abituati a riprendere come dovremmo. Non so come andrà a finire. Però alcune cose mi sembrano evitabili”.
Ad esempio?
“Allenatori e calciatori hanno un controllo periodico, vivono insieme. La mascherina in panchina, ad esempio, serve a poco. Forse abbiamo esagerato un po’… alcuni stati come la Germania hanno avuto i problemi del Covid dopo e sono ripartiti prima, hanno gestito meglio la situazione. Abbiamo solo da imparare. Riprendere sapendo che se dovesse uscire un caso è finito il campionato per tutti non è bello. A questo punto sarebbe stato meglio neanche iniziare…”.
Sarebbe stato meglio isolare il singolo positivo?
“Certo. Come ha fatto la Germania. Li hanno fatto delle scelte e le hanno portate avanti. Si sono presi delle responsabilità e ripartono. Con le nostre regole sarà difficile”.
E poi c’è il tema caldo. Le scadenze dei prestiti, i contratti che scadono il 30 giugno…
“Il calciatore in prestito potrebbe scegliere se rimanere nella squadra in cui sta militando. Se volesse rimanere però servirebbe mettersi d’accordo per un adeguamento. Non è facile. Qualcosa bisognerà fare. Il campionato è già falsato così, il Benevento andrà su ma seconda e terza riprendono da capo. Non puoi sapere cosa accadrà. E poi bisognerà adeguarsi alle norme stabilite, economicamente si affrontano dei costi eccessivi”.
Vignato e il Bologna: si farà valere in A?
“Ha grosse qualità e può far bene in qualsiasi categoria. Non e continuo come dovrebbe essere, ma crescerà. Le qualità sono da Serie A. Ma non basta, deve essere più continuo”.
Da ex attaccante: l’Inter, che potrebbe cedere Lautaro Martinez, pensa a Cavani.
“Cavani è un campione. L’Inter sostituirebbe un big con un altro big. Lautaro Martinez ha ancora margini di miglioramento, ha dimostrato grande affiatamento con Lukaku. Ma poi ci ci sono anche altre dinamiche che esulano da quelle tecniche”.