Il 22 aprile 1990 il Milan va incontro ad una nuova sconfitta dolorosa, a Verona. Così come era accaduto nel 1973 quando perse incredibilmente uno scudetto (la famosa ‘fatal Verona’). Quel giorno di aprile del ’90 i rossoneri – che si contendevano il tricolore col Napoli – e arrivarono alla penultima giornata a pari punti con i partenopei. I gialloblù nella stagione 1989/90 stavano vivendo una stagione tribolata, tanto da avere un piede in Serie B: solo vincendo avrebbero potuto mantenere accesa la fiammella della speranza. Milan in vantaggio nel primo tempo con Marco Simone, poi una serie di decisioni arbitrali controverse fece perdere le staffe al tecnico Arrigo Sacchi, espulso al 62′.
Un minuto dopo il Verona pareggiò con Sotomayor. Rijkaard lasciò in dieci il Milan a 7 minuti dalla fine. Van Basten, espulso per proteste si toglie la maglia, esasperato dopo l’ennesimo fischio contro. In 9 i rossoneri subirono il sorpasso veronese, firmato Davide Pellegrini. Un pallonetto beffardo che superò Pazzagli in disperata uscita. Ancora oggi, a distanza di oltre trent’anni fa discutere la direzione di gara di Rosario Lo Bello, figlio d’arte. Una serie di decisioni che fecero infuriare il clan rossonero, arrivato probabilmente troppo teso alla fase finale. Ma nel primo tempo, almeno un paio di fischi avversi scatenarono le proteste rossonere. Il Napoli nel frattempo vinceva a Bologna: lo scudetto andrà ai partenopei. E la maledizione della “fatal Verona”, colpì ancora il Milan. A proposito, alla terz’ultima di campionato, in piena volata-scudetto c’è proprio Verona-Milan