Maturità scientifica e laureanda in Scienze zootecniche, Benedetta Bongiovanni è la nuova, giovane, presidente dell’associazione Pecora Brogna; realtà nata nel 2012 e che si pone come obiettivo prioritario “promuovere e valorizzare i prodotti ottenuti da questo prezioso animale al fine di consentire agli allevatori di tornare a ricoprire quel ruolo fondamentale di custodi del paesaggio rurale”.
Razza medio piccola, che mantiene un mercato di nicchia comunque interessante all’interno del territorio, la Brogna è infatti un valido partner nell’opera di salvaguardia dell’ambiente naturale, quale strumento privilegiato utilissimo soprattutto in Lessinia contro la continua avanzata del bosco e erbe spontanee.
Favorisce la pulizia dei pascoli scoscesi e il consolidamento dei fondi agricoli.
Un presidio che risulta dunque fondamentale per il mantenimento e la tutela della biodiversità del territorio, testimoniato da fonti storiche che dimostrano come l’allevamento ovino della pecora Brogna sia complementare a tutta l’attività antropica del territorio, dall’altopiano lessino fino alle minori altitudini.
Attualmente, gli esemplari censiti nel veronese e nel vicentino sono poco meno di 2.500, numero in costante diminuzione da alcuni anni.
“Il ruolo primario dell’associazione Pecora Brogna è di promuovere le peculiarità di questa razza autoctona – presidio Slow Food grazie al quale riusciamo ad avere un indotto anche fuori regione – tutelando così di riflesso il territorio e il lavoro di noi allevatori, imprenditori agricoli, artigiani del settore”, spiega Bongiovanni, la più giovane tra gli allevatori di questa razza ovina, la cui esperienza umana e professionale riflette la passione per territorio e lavoro rurale.
“Ho iniziato quasi per hobby, con quattro pecore che accompagnavano i cavalli dell’azienda agricola che gestisco in zona bassa, a Grezzana.
Ora ho oltre un centinaio di esemplari ed è a tutti gli effetti un lavoro.
Ho una piccola stalla per riparare gli ovini quando nevica ma per la stragrande maggioranza del tempo vivono all’aperto”, aggiunge Bongiovanni che è stata eletta a fine maggio alla guida dell’associazione insieme al resto del direttivo di cui fanno parte Cristina Ferrarini, già presidente e ora vicepresidente insieme a Marco Beccherle, e i consiglieri Aurora Manani, Sara Lovato, Giovanni Caltagirone e Lorenzo Erbisti, tra i soci fondatori insieme a Beccherle.
Inoltre, completano il consiglio direttivo i coordinatori tecnici Marcello Volanti e Giuliano Menegazzi.
L’associazione riunisce infatti allevatori, tecnici del settore, ristoratori e trasformatori e conta in tutto tra le aziende aderenti al Sistema di Garanzia Partecipata una decina di allevatori, sei ristoranti e una macelleria.