Pd, Verona divisa tra Schlein e Bonaccini. Domenica primarie aperte anche ai non iscritti La prima ha prevalso sia in provincia (47,5%) che in città (51%). Previsti 59 seggi

STEFANO BONACCINI CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD ELLY SCHLEIN CANDIDATA ALLA SEGRETERIA DEL PD

La sfida per le primarie del Pd si terrà domenica 26 febbraio e vedrà contrapposti nella corsa per la segreteria dem Stefano Bonaccini e Elly Schlein, ospiti ieri del confronto su Sky TG24. Sono loro due i candidati emersi dopo il voto nei circoli, in cui il governatore dell’Emilia-Romagna ha ottenuto il 52,87% mentre la deputata il 34,88%, staccando nettamente gli altri aspiranti Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Il voto degli iscritti nei circoli si è chiuso domenica con i risultati di Lazio e Lombardia. Solo i primi due classificati fra i quattro in corsa si sfidano il 26 febbraio alle primarie, che saranno aperte anche a chi non ha la tessera del Pd. Per il voto ai gazebo è atteso almeno mezzo milione di votanti. Anche a Verona il Pd ha provveduto all’allestimento di 40 seggi sparsi nei Comuni della provincia, mentre sono 19 quelli divisi nelle circoscrizioni cittadine. A Verona, secondo i dati diffusi dal Comitato che supporta il presidente della Regione Emilia Romagna, si avvia a vincere con largo vantaggio la prima fase del Congresso del PD. Anche a livello regionale il risultato che si profila ha visto vincere l’attuale governatore dell’Emilia Romagna. “A livello veronese-dicono- rileva il sostanziale pareggio dal chiaro valore politico tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Non sfugge, infatti, che importanti cariche apicali del partito sostenessero quest’ultima. Vogliamo mandare un grande ringraziamento a tutti gli iscritti che si sono impegnati in questi giorni molto faticosi per l’organizzazione di Congressi di circolo in tutta la provincia. Ciò è un impulso ancora più forte per affrontare le primarie aperte e confermare che i nostri elettori ritengono la prospettiva riformista l’unica strada da percorrere, ad ogni livello. Sin d’ora lanciamo un appello a tutti per partecipare al voto del 26 febbraio, dove non servirà essere iscritti’’. Nel capoluogo a vincere è stata invece Elly Schlein. “Una vittoria importante-dicono i suoi sostenitori- non scontata visto anche il sostegno di numerose personalità del partito a favore di Bonaccini. Un segnale di cambiamento emerso forte già dai circoli e tra gli iscritti che ci aspettiamo sarà ancora più marcato alle primarie aperte del 26 febbraio’’. Stando ai dati i votanti nell’intera provincia di Verona sono stati 1009 così suddivisi: Schlein: 478 (47,5%); Bonaccini: 460 (44,75%); Cuperlo: 53 (5,16%); De Micheli: 37 (3,60%). Il risultato definitivo del Comune di Verona, dove hanno votato in 423, ha dato invece quetsto esito: Schlein: 217 (51%); Bonaccini: 176 (42%); Cuperlo: 19 (4%); De Micheli: 11 (3%). Il 22 gennaio, un sondaggio di Euromedia dava Bonaccini oltre il 50% e Schlein sotto il 20%. Invece un sondaggio realizzato da Emg tra il 7 e 10 febbraio ha stabilito che Bonaccini potrebbe doppiare la rivale Elly Schlein. Secondo quanto emerso dal campione di 1500 persone intervistate, la forbice di chi è intenzionato a votare il governatore dell’Emilia Romagna sarebbe tra il 63 e il 67%, mentre Elly Schlein si fermerebbe tra il 33 e il 37%. Sono tanti però, secondo questo sondaggio, gli indecisi, ben il 33%. Un altro dato interessante è che il 42% di coloro che considerano Bonaccini il miglior leader andranno sicuramente a votare, mentre solo l’11% di coloro che considerano Schlein migliore si recheranno ai gazebo.