La professoressa Salemi ci capirà, ma il Pd che l’ha sostenuta ci sembra che assomigli molto ad Don Abbondio dei Promessi Sposi, che di fronte alle minacce dei bravacci non dorme la notte perchè non sa che pesce pigliare. Quale indicazione hanno dato ai loro elettori? “Fare una scelta di campo oggi è molto difficile, diverse ragioni ci porterebbero ad escludere sia il sostegno alla Bisinella che a Sboarina. Troveremmo ampie argomentazioni da ambo le parti”, si legge nel documento approvato dall’assemblea cittadina e dalla direzione provinciale Pd con il segretario Alessio Albertini. “Su questo, come forza politica aggiungono – dovremmo concentrare la nostra analisi e la nostra scelta, uscendo da dinamiche locali e pensando all’orizzonte politico della città e del PD veronese per il prossimo futuro. La scelta su Verona spetta a noi. E’ peraltro del tutto normale e legittimo che i livelli superiori del Partito ci restituiscano il loro punto di vista, che spetta a noi raccogliere e tradurre in piena autonomia in una scelta politica responsabile”. Così il Pd “invita ad esercitare il proprio diritto/dovere di voto, con libertà di scelta, ma esclude ogni apparentamento e ogni accordo elettorale”. Ma “rivendica ogni estraneità ad una visione antieuropea, xenofoba, escludente, refrattaria alla spinta riformatrice del Paese, che solleva le paure anziché risolvere i problemi, interpretata da forze politiche come la Lega di Salvini, che cerca un ulteriore feudo alla Lega in Veneto”. Insomma, roba da non dormirci la notte. Oppure fare come i francesi di fronte al pericolo del Front National.