“E’ positivo che il Governo, tramite il Ministro della Transizione Ecologica, abbia sottolineato come oggi in Italia esistono già tecnologie e know-how per sviluppare processi di riciclo chimico del car fluff, come la pirolisi per la produzione di combustibili alternativi o tecnologie in grado di aumentare il valore delle plastiche presenti negli autoveicoli a fine vita grazie al riciclo in prodotti a elevato valore aggiunto. Tuttavia allo stato attuale si continua a scegliere la strada della discarica e del trasferimento fuori dal territorio italiano. La carenza di impiantistica nel nostro paese non può contraddire lo spirito delle normative europee recepite anche nell’ordinamento nazionale, anche in previsione dei target di recupero totale in materia che ad oggi sono decisamente inferiori all’obiettivo.” Così la presidente della Commissione Ambiente, Alessia Rotta, e il deputato Diego Zardini commentano la risposta al question time in commissione da parte del Ministro della Transizione Ecologica.
L’interrogazione a risposta immediata ha preso avvio dalla richiesta della società Rottami Metalli Italia di una autorizzazione alla regione Veneto per realizzare nel territorio del Comune di Sorgá, in Provincia di Verona, una mega discarica di car fluff. “E cioè in un’area caratterizzata – fanno notare Rotta e Zardini – da un’economia basata sulla qualità ambientale, dato che lì si producono culture d’eccellenza quali il riso Vialone Nano, il radicchio, le pesche, i kiwi e le mele”.
“Il rischio di produrre inquinamento è molto alto – spiegano Rotta e Zardini – perché il car fluff rappresenta la frazione principale dei residui dell’auto avviata a smaltimento è uno tra i maggiori problemi dell’intera filiera, costituendo fino al 20% del peso di un veicolo. Inoltre, consentendo queste discariche, si mette indirettamente un freno a un obiettivo fondamentale che tutti ci siamo dati e che il Governo ribadisce nella risposta all’interrogazione di oggi in commissione: incentivare il riciclo e il recupero integrale dei materiali delle automobili da rottamare”.
Sull’argomento concorda anche il consigliere regionale della Lega Rigo. “Desta molta preoccupazione il risultato dell’82,6% conseguito per il reimpiego ed il recupero che è stato di oltre 10 punti percentuali inferiore rispetto all’obiettivo del 95% fissato dalla direttiva europea in materia. Questo è dovuto proprio alla rete impiantistica che non raggiunge adeguati livelli qualitativi di trattamento tali da consentire la massimizzazione del recupero e del riciclaggio. Proprio per questo sarebbe bene che, prima di consentire altre discariche, si adottasse finalmente in tutto il Paese il Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e che la Regione Veneto elaborasse un nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, così da individuare flussi omogenei di rifiuti funzionali e strategici per l’economia circolare”.“Dove si coltivano eccellenze gastronomiche non si può realizzare una discarica di rifiuti speciali”.
E’ il commento e la sintesi della mozione depositata dal vicecapogruppo di Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale. “Nel territorio di Sorgà, è stata avanzata la proposta di realizzare un sito di stoccaggio di rifiuti particolari, di car fluff, “che dovrebbe costituire il bacino – spiega Rigo – per tutto il Nord Italia per gli scarti derivanti dal riciclo delle auto. La zona individuata è a spiccata vocazione agricola – ricorda il consigliere – vi vengono coltivate eccellenze agroalimentari come il riso e il radicchio, entrambi Igp, e sono presenti allevamenti di maiali e avicoli”.
“Il progetto è al vaglio dei tecnici della Regione del Veneto – spiega Rigo – ma con questa mozione cerchiamo di andare a monte del problema”.
La mozione infatti impegna a Giunta regionale ad intraprendere iniziative “volte a modificare il principio, sancito dalla legislazione statale, della libera circolazione dei rifiuti speciali, puntando all’autosufficienza regionale anche in questo ambito”.