“II maxi-contenzioso aperto dall’Istituto Assistenza anziani ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ente ci lascia basiti. Andare a rivangare più di 20 anni di trattamenti economici nel bel mezzo della seconda ondata della pandemia che ha già falciato tragicamente poco meno del 20% degli ospiti e messo fuori gioco una buona parte del personale è quanto di più irresponsabile si possa immaginare”, dichiarano i consiglieri del Pd La Paglia (foto a fianco al titolo), Benini e Vallani. “Con l’attuale penuria di personale sanitario la mossa rappresenta un ulteriore incentivo alla fuga dalla Rsa, fenomeno ben noto in tutto il settore, nonché un disincentivo a nuove candidature di personale. Chi, di questi tempi, verrebbe a lavorare in una settore a rischio, in un ambiente caratterizzato da relazioni sindacali deteriorate al punto tale che di punto in bianco, rimette in discussione la contrattazione aziendale del 1999? E’ un clamoroso autogol.
Che questo accada con il sostegno dell’intero consiglio di amministrazione è cosa ancora più grave. Vivono fuori dal mondo reale. Come stabilito dall’ultima commissione consiliare, dove erano stati invitati solo i vertici dell’Iaa, stiamo attendendo la possibilità di confrontarci come Consiglio comunale anche con le organizzazioni sindacali. Al Sindaco e all’assessore alle Partecipate chiediamo una posizione fermissima per far cessare una volta per tutte questa conflittualità esasperata mettendo in campo tutti i poteri di cui l’amministrazione dispone.
Questo invece il parere di Bertucco (Verona e Sinistra in Comune)’. “Penso sia chiaro a tutti che la volontà di trasferire davanti a un giudice tutte le questioni sindacali riguardanti gli ultimi 20 anni di contrattazione aziendale rappresenti il fallimento conclamato non soltanto della direzione dell’Istituto assistenza anziani, che non ha mai saputo impostare le relazioni sindacali su un binario di normalità, ma anche della presidenza dell’ente e dell’intero consiglio di amministrazione che non sono riusciti ad evitare questa finta svolta.
L’unico rammarico è che il Comune non disponga dei poteri per commissariare l’Istituto assistenza anziani che fa capo alla Regione”.
Molto duro anche Flavio Tosi (foto a fianco).“Comportamento inaccettabile del Presidente Cappiotti che fa la guerra ai 500 lavoratori e ai pensionati dell’Ente chiedendo ingiustamente la restituzione di migliaia di euro ad ognuno. Le progressioni economiche, le indennità e le produttività degli ultimi dieci anni non si devono toccare, ogni centesimo spetta di diritto a dipendenti ed ex dipendenti. Forse per qualcuno chi lavora nel campo dell’assistenza sanitaria in tempi di Covid è eroe solo a parole, poi nei fatti gli vuole togliere i soldi. Ieri il capogruppo della Lega alla Camera Molinari ha detto parole sacrosante, sottolineando l’impegno profuso da tutto il personale sanitario in questi mesi di pandemia, un impegno costato anche in termini di vite umane, salute, orari prolungati e turni massacranti. Il Sindaco Sboarina si faccia sentire per evitare questo scempio, rimuova Cappiotti se non vuole essere complice di questa ingiustizia”.
“I dipendenti dell’Istituto Assistenza Anziani non possono essere trattati in questo modo”, dice a sua volta l’assessore regionale Bozza. “È grave che in un fase storica in cui il personale sanitario è in prima linea per assistere e accudire ospiti fragili, la direzione dello IAA voglia andare allo scontro con i suoi lavoratori. Lo trovo non solo inopportuno, ma anche indice di poca lungimiranza, di una visione limitata”.