Piace e convince Soave Multiverso2023, il format ideato dal Consorzio del Soave, per raccontare le molteplici espressioni dell’uva garganega, vitigno madre del Soave, ad un pubblico trasversale, fatto di operatori di settore, esperti wine lovers e semplici curiosi, in chiave “giovane, bella e smart”. A confermalo l’alta partecipazione di pubblico, soprattutto giovani, che sabato 2 e domenica 3 settembre si è data appuntamento a Palazzo del Capitano, nel cuore storico dell’antico borgo medievale di Soave. Oltre 30 le aziende presenti che hanno messo in degustazione le loro differenti interpretazioni di Soave tra vini d’annata, unità geografiche e vecchie annate.
Il tema guida di quest’edizione è stato “L’importanza del paesaggio e della Bellezza in esso contenuta” proprio perché il Soave è il primo e unico comprensorio vitivinicolo italiano a fregiarsi del titolo GIAHS “Patrimonio Agricolo di Importanza Mondiale” istituito dalla FAO. Essere tra i siti GIAHS significa rientrare tra quelle zone agricole nel mondo che promuovono un’agricoltura sostenibile, lontana dai processi industriali, e che conserva uno stretto legame tra paesaggio, prodotti, comunità rurali associate.
Con questo percorso si introduce di fatto un radicale cambio di visione che pone l’uomo al centro del contesto agricolo, non più come soggetto che turba l’ecosistema esistente in modo intensivo, bensì come artefice principale nel mantenimento della biodiversità e della conservazione del paesaggio.
«E’ molto significativo vedere il grande sforzo che si sta facendo qui per comunicare ai giovani la bellezza e la ricchezza di questo comprensorio – evidenzia in un passaggio Loris Giuriatti, scrittore, guida ambientale e collaboratore per Rai Storia, ospite d’onore di Soave Multiverso –. Questo approccio è la prima forma di investimento nei confronti di coloro che saranno poi i consumatori evoluti e consapevoli di domani».
Cultura, intrattenimento e convivialità si confermano i tre elementi caratterizzanti di Soave Multiverso per un format che si prefigge di andare oltre le mura medievali di Soave e raccontare l’eccellenza di queste terre anche a coloro che il vino lo conoscono poco o nulla.
«Soave Multiverso – evidenzia Igor Gladich direttore del Consorzio del Soave – è nato quasi come una scommessa. Qui lo scorso anno abbiamo lanciato il Manifesto Programmatico del Soave, riassunto nelle tre parole chiave “giovane, bello, smart”. Il nome Multiverso è stato scelto poi per indicare la complessità ma anche il fascino dei tanti universi paralleli che ruotano attorno al mondo del vino e che sono tutti da scoprire».
C’è stata la masterclass su invito “Il Soave tra stile e longevità” condotta domenica mattina da Simon Staffler di Wineline Falstaff Magazine. Dieci aziende selezionate alla prova degli anni per un confronto che ha visto la diretta partecipazione dei produttori.
Sono stati proposti degli originali “pokè a chiometro 0” firmati da Thai Poke, vale a dire innovative proposte di poke bowl realizzate con i prodotti tipici del territorio nel rispetto della stagionalità.Non sono mancai poi gli assaggi di Formaggio Monte Veronese e dei salumi di Soave, accompagnati nella due giorni da dj set.
L’associazione WineBikeLoop ha proposto dei percorsi alla scoperta delle colline del Soave, da fare con le e-bike fornite da “Che Bici”, un modo per fruire della bellezza del paesaggio. Rilanciato poi il Campionato Europeo di Orienteering, per la prima volta in Italia, che il 6 ottobre farà tappa nell’antico borgo medievale.