E’ stato il più longevo segretario della Lega Nord di Verona, otto anni consecutivi. Onorevole del Carroccio dal marzo 2018 all’ottobre 2022, iscritto al partito dal 1990. Come si suol dire, leghista della prima ora.
Ma quest’anno ha deciso di non sottoscrivere la tessera. E in occasione dei quarant’anni di fondazione della Lega il suo post polemico affidato ai social non è passato inosservato.
“Dalle manifestazioni sul Po’ al ponte sullo Stretto. Dalla scuola Bosina al partito nazionale. Dal federalismo al centralismo. Mi chiedo: di 40 anni di battaglie, cosa è rimasto? O meglio: cosa hanno combinato negli ultimi 5 anni, se non distruggere tutto, tagliare le nostre radici, abbandonare i nostri Militanti e cancellare la nostra storia Chiediamoci, infine, cosa festeggiano oggi?”.
“Nessun rancore con nessuno e nessun rimpianto – afferma Paternoster – solo il senso di frustrazione di chi, come il sottoscritto, ha sempre creduto nella Lega ma che ora vede tutto profondamente cambiato. Il senso del mio post mi sembra chiaro. Mi sono avvicinato alla Lega quanto era un movimento che portava alla ribalta le problematiche del territorio. Eravamo una forza locale e guardavamo all’autonomia e al federalismo. Ora la Lega è un partito nazionale e il suo segretario che ne è diventato il padrone ha come obiettivo il ponte sullo Stretto. Sia chiaro, niente contro il Sud e, tra l’altro, nel Pnnr sono previsti molti investimenti in infrastrutture che servono a quel territorio. Tra l’altro mio padre è pugliese dunque lo ribadisco nessuna avversione per il Sud. Non penso, comunque, che il Ponte sia una necessità ma, soprattutto, cosa sta facendo attualmente la Lega per il Nord, per le motivazioni che sono state le fondamenta di questa forza politica?”.
Paternoster rincara la dose. “Anche la sbandierata autonomia, di fatto cosa è stato fatto di concreto? E’ previsto un disegno di legge ma se cambierà il Governo e potrebbe accadere anche a breve, il nuovo Governo con un semplice disegno di legge cancellerebbe tutto. L’autonomia del Veneto che abbiamo votato è rimasta lettera morta, questa è la verità”.
Paternoster sottolinea che “intanto sono 40 anni di fondazione dalla Lega lombarda ma non è questo il problema. Il fatto è che Salvini sta affondando il partito. Ora un elettore perchè dovrebbe votare la copia, ossia la Lega e non l’originale, Fratelli d’Italia? Abbiamo cercato di fare un ultimo tentativo lo scorso anno in occasione del congresso della Liga Veneta. Da quel giorno ho capito che Salvini si era preso tutto e che per chi come me credeva nei principi fondatori del nostro movimento, autonomia, federalismo, vicinanza alle esigenze del nostro territorio, non c’era più posto”.
Paternoster confessa, infine, che “non mi piacciono i cambi di casacca, ho la mia famiglia, il mio lavoro, le mie passioni ma guardo certamente con interesse a quelle forze che avranno come luce polare delle loro azioni l’interesse del Nord”.
Mauro Baroncini