Riflettere sulla storia, onorare il sacrificio di coloro che lottarono per la libertà e rafforzare l’impegno nella difesa dei valori democratici attraverso la letteratura, il teatro e la musica. Questa sera, dalle 18.30 nell’area verde vicino alle piscine Santini a Quinzano, si tiene l’iniziativa Pastasciutta Antifascista 2023, per ricordare ad ottant’anni di distanza l’atto compiuto da Alcide Cervi il 25 luglio 1943, quando a seguito della destituzione di Mussolini offrì un piatto di pasta a tutti gli amici, i parenti e agli abitanti di Campegine, nella bassa reggiana, per festeggiare l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Un gesto che la famiglia Cervi pagò successivamente a caro prezzo; tutti e sette i figli maschi di Alcide presero parte attiva alla Resistenza e vennero fucilati dai nazifascisti.
“Per il primo anno il Comune di Verona patrocina questa iniziativa organizzata da una fitta rete di realtà, che va dalle associazioni partigiane a quelle giovanili – ha detto l’assessore alla Memoria storica e ai Diritti umani Jacopo Buffolo -. Teatro della serata sarà il luogo dove si è svolta la festa in Rosso che ha subito un tentativo di assalto squadrista. Episodio condannato in Consiglio Comunale dal sindaco Damiano Tommasi, che ha sottolineato come questa Amministrazione sarà sempre intollerante con gli intolleranti. Il 25 luglio ha dunque un grande valore storico poiché è con quel momento simbolico che inizia la presa di coscienza collettiva che si trasformerà poi nella Resistenza”.
L’evento è stato presentato in Sala Arazzi dall’assessore alla Memoria storica e Diritti umani Jacopo Buffolo, Andrea Castagna presidente del Comitato Provinciale ANPI Verona, Giovanni Corcioni dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Deborah Fruner di Anp, Roberto Bonente per ANPPIA Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Sofia Giunta per Yanez, Giulia Impagnatiello per UDU Unione degli Universitari Verona e Enrico Todesco di Rete degli Studenti Medi di Verona.
“E’ una ricorrenza importante per la nostra città e per la nostra Provincia – ha affermato Andrea Castagna – per mantenere inalterata la memoria del Paese, che invece la sta perdendo, con un tentativo evidente di mistificare la storia. Questo è molto grave, e le istituzioni devono avere rispetto di ciò che è stato. Costantemente e tenacemente ricordiamo gli episodi che hanno segnato la storia di questo Paese, perché la memoria non può essere persa, e i fenomeni violenti accaduti la settimana scorsa evidenziano questa necessità”.
“Ogni anno la sezione Anpi di Verona tiene molto a questa manifestazione – sottolinea Deborah Fruner – perché, oltre alla memoria storica, è importante lo stare insieme come associazioni resistenziali e giovanili. È una forza che ci contraddistingue e che ci rappresenta”.
“La storia dimostra che il fascismo e il nazismo sono risposte che vengono date in determinati momenti di crisi – ha affermato Enrico Tedesco -. Per questo è importante essere antifascisti oggi e fare eventi come quello della pastasciutta per condividere, prendere coscienza di questa realtà ed essere pronti a ricordare e lottare”.
“E’ importante, e non è cosa da poco, vedere tanti giovani impegnarsi per una memoria che per anni abbiamo disperatamente tentato di veicolare” – afferma Roberto Bonente -.