Ultima possibilità prima del passaggio di fascia, dal giallo all’arancione, con conseguenti restrizioni, pesantissime soprattutto per le attività commerciali. Luca Zaia, con l’emanazione dell’ultima ordinanza, ha varato una sorta di zona “giallo scuro”. Con i colleghi Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) ha varato una serie di provvedimenti (differiscono solo per qualche sfumatura) allo scopo di ridurre gli assembramenti, soprattutto nei fine settimana. Questa la sintesi.
Nei supermercati e nei negozi solo una persona per famiglia;
Raccomandazione al fine di garntire le prime due ore di apertura dei negozi prevalentemente agli over 65;
Stop a lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato nelle scuole;
Vietata consumazione di cibi e bevande sul suolo pubblico;
Nei giorni prefestivi le grandi e medie strutture di vendita, compresi i parchi commerciali, sono chiusi al pubblico salvo per farmacie, alimentari, edicole;
Nei giorni festivi chiusi anche tutti gli altri negozi di vicinato, salvo per farmacie, alimentari, edicole. Fortemente consigliata la consegna a domicilio;
Obbligatorio l’uso corretto mascherina fuori dall’abitazione, ad eccezione bimbi sotto 6 anni e di soggetti con disabilità;
Nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per fumo e consumo cibo va garantita la distanza minima di un metro:
La mascherina va portata anche nella propria abitazione in presenza di non conviventi;
E’ consentito svolgere attività sportiva, attività motoria, passeggiate in aree verdi e rurali e parchi pubblici purché con la distanza di almeno 2 metri per l’attività sportiva.
“L’ordinanza non è un atto d’imperio”, ha dichiarato Zaia, ma un po’ è un fallimento, un segno dei tempi, perché in un mondo dove si rispettano regole non servirebbe a nulla. Si cerca di intercettare gli irriducibili. E’ un fallimento sociale perché il buonsenso non è per tutti”. “Abbiamo deciso di ampliare ulteriormente la capacità di ricovero e dobbiamo essere pronti a tutto, abbiamo già superato le 1900 persone ricoverate”, ha sottolineato il governatore. “Abbiamo avuto una punta massima di 2.200 ricoveri nella prima ondata e quindi verosimilmente sarebbe già un affare fare un giro di boa intorno a quella cifra. Affrontiamo la sfida giorno dopo giorno con lucidità ma con non poche difficoltà”. “Abbiamo 54mila dipendenti che si stanno distruggendo le giornate per curare pazienti al di là delle teorie funamboliche e degli ospedali vuoti dei negazionisti. Abbiamo operatori, medici e infermieri e amministrativi che sono super stressati e penso che i cittadini che affermano che sono medici eroi e infermieri, non dovrebbero poi fare assembramenti e uscire senza mascherina. Non funziona così”, ha concluso Zaia.