Per passaggio generazionale si intende quel processo di trasmissione o di cessione dell’impresa, realizzato attraverso diversi atti giuridici, a favore di familiari o eredi, ma anche dal titolare o proprietario storico ai propri dipendenti, collaboratori o a nuovi proprietari.
Secondo uno studio proposto da Unioncamere (2022), il 43 % degli imprenditori iscritti alle Camere di Commercio supera i 60 anni, quindi nei prossimi 10 anni il numero di imprese a dover affrontare il passaggio sarà il 40% del totale; entro 5 anni dal passaggio dalla prima alla seconda generazione due aziende su tre scompaiono, per il 30% delle aziende il passaggio generazionale stesso coincide con la fine della realtà aziendale e nel 10 % dei casi, la causa della fine aziendale è dovuta alla sua mancata pianificazione e gestione con il giusto tempismo. Secondo dati ISTAT, la programmazione della successione è consapevolmente affrontata dopo i 60 anni di età dell’imprenditore, il che comporta che quando i neo-imprenditori assumono il controllo dell’azienda si trovino già in età avanzata.
“Al contrario – sottolinea Caterina Balasso, Responsabile dell’Ufficio Servizi alle Imprese di Casartigiani Verona – i passaggi generazionali di successo sono quelli attivati quando l’imprenditore è nel pieno delle sue forze. In particolare, perché un buon passaggio comporta il graduale trasferimento da una generazione all’altra non solo della proprietà ma anche e soprattutto del patrimonio di competenze e relazioni acquisite in molti anni di attività. Ci teniamo molto – continua la Balasso – non solo ad accompagnare il capo famiglia/imprenditore e i possibili futuri titolari nel percorso che porterà a formalizzare i nuovi assetti organizzativi e gestionali, ma soprattutto a costruire con le due generazioni un percorso condiviso per definire ruoli, prerogative, aspirazioni’’.