Ha stravolto tutto, il “mostro” che ci accompagna. Perfino i vecchi detti, quelli che ormai davamo per scontatissimi e adesso dobbiamo purtroppo cambiare. Ma sì, ci sta un sorriso, che poi equivale a una speranza: “Pasqua con i tuoi, Natale con chi vuoi”.
Un sorriso, una speranza, un abbraccio grande, un augurio caldo, infinito, per tutti. Per chi soffre, prima di tutto. Per chi la passerà in un letto d’ospedale. Per le famiglie degli ammalati, per chi chi ha perso affetti in questa terribile esperienza. Per chi la passerà cercando di aiutare gli altri. I medici, gli infermieri, i volontari, tutti quelli che in qualunque modo fanno parte della grande straordinaria squadra che sta combattendo questa difficilissima partita.
Le parole non contano, adesso, ma è giusto dire a loro, anzi urlare, il nostro “GRAZIE”, che poi è il grazie di un’intera città. Grazie, perchè hanno già spiegato, e lo faranno ancora, che cosa può essere la Pasqua. Che è rinascita, speranza, ripartenza, non solo per chi crede. Lo è per tutti. Soprattutto oggi, mai come oggi. A tutti, col cuore, che sia una Pasqua serena. A presto.