“L’opportunità del RECOVERY FUND, ci consente di riparlare del traforo delle Torricelle”. Il gruppo +Europa Verona ha organizzato alcuni incontri di approfondimento sul tema, invitando professionisti del settore viabilità.
“Il Passante Nord, meglio conosciuto come Traforo delle Torricelle, sarebbe un collegamento stradale necessario, per il completamento dell’anello circonvallatorio a nord, di 11 Km e 600 metri, di cui 4 Km e 600 metri in galleria naturale o artificiale.
Tale infrastruttura garantirebbe sia la funzione di circonvallazione nord della città, per i traffici di provenienza extraurbana, sia una funzione prettamente “urbana”, attraverso il collegamento diretto tra Via Fincato e Via Mameli, ormai assolutamente indispensabile per risolvere gli attuali problemi di traffico di attraversamento delle aree urbane di Veronetta, Borgo Trento, Valdonega, Via Mameli e Via Ca’ di Cozzi”, aggiunge Giorgio Pasetto, che evidenzia poi altri aspetti legati alla realizzazione dell’opera.
“Sarebbe un’opera green, che consentirebbe di ridurre l’inquinamento della città, ormai divenuto quasi insopportabile.
Il piano per la ripresa dell’Europa denominato NEXT GENERATION EU (conosciuto come RECOVERY FUND) è l’occasione per riproporre il progetto del traforo “lungo” in chiave green e moderna, sfruttando i fondi disponibili e tutte le migliori tecnologie smart”.
E l’impatto ambientale di un’opera come questa? “Attraverso la copertura del tracciato – riprende Pasetto -dall’uscita ad Avesa fino ad oltre San Rocco, verrebbe limitato l’impatto sul territorio dal punto di vista ambientale ed estetico, come richiesto dai cittadini dei quartieri di Avesa, Quinzano, Ponte Crencano; l’impatto sull’ambiente sarebbe solo che vantaggioso anche durante i cantieri, in considerazione delle nuove metodologie costruttive.
Sarebbero previsti diversi svincoli in corrispondenza delle principali arterie di attraversamento:
ad est, Via Fincato, a nord, la Statale del Brennero e la Valpolicella, attraverso la bretella di collegamento con la S.P.1A, ad ovest, l’omonima Tangenziale, la S.R. 11 (Svincolo Via Bresciana) e la S.P. 5 (Svincolo Via Gardesane), Via Preare (Svincolo Via Preare)”
“Si tratta di un intervento che noi di +Europa Verona, riteniamo fondamentale per la futura mobilità cittadina e per l’idea che abbiamo della Verona del 2050. Potrebbe essere totalmente finanziato dai finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea. Lo potremmo perciò chiamare TRAFORO EUROPA”, conclude Pasetto. “Un progettoche ci sta molto a cuore e che riprenderemo presto.