Giorgio Pasetto, presidente della Fondazione Bentegodi, esponente storico dell’area liberal, già con i radicali italiani di Pannella e ora con +Europa di Emma Bonino, lascia il movimento europeista perché non ci si riconosce più.
Pasetto, perché questo addio?
“Sì, ma la mia esperienza in +Europa si conclude. Dopo un’attenta riflessione, considero giunta al termine la mia esperienza all’interno del movimento. Questa scelta nasce da due elementi che, a mio avviso, hanno progressivamente snaturato l’identità e il progetto politico del partito”.
Quali sono?
“Il costante spostamento dell’asse politico verso posizioni troppo sbilanciate a sinistra e la presenza di numerose tessere “dubbie”, che sollevano interrogativi sulla reale rappresentatività del partito. Ritengo che questi fattori abbiano reso sempre più difficile il perseguimento di un’azione politica coerente con i valori liberali, europeisti e riformisti che inizialmente avevano animato il mio impegno in +Europa”.
Ma che cosa è successo?
“Al recente congresso nazionale di Roma ho visto cose che non mi sono piaciute. Per esempio, all’ultimo momento sono arrivate 2mila tessere di nuovi iscritti dalla Campania. Non per razzismo, ovviamente, ma la coincidenza mi ha lasciato perplesso”.
E la linea politica?
“Con +Europa si è sempre cercato di rappresentare l’area liberal riformista e alle ultime elezioni eravamo per gli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo mancato lo sbarramento del 4% per 18 mila voti e dopo questo risultato abbiamo assistito a una chiara volontà di cambiare rotta politica con un forte spostamento a sinistra alla ricerca di nuove alleanze. Uno spostamento eccessivo che non è coerente con le nostre posizioni originarie e ci fa perdere le nostre posizioni liberal democratiche e socialiste riformiste per abbracciare posizioni più a sinistra del Pd. Soprattutto in economia. Penso alla richieste di abolire il jobs Act firmando il referendum della Chil: non sono d’accordo”.
Pasetto, lei ha iniziato con i radicali, poi dal 2012 al 2017 ha sostenuto la lista civica di Tosi, quindi ha aderito a +Europa con Emma Bonino: ora dove proseguirà il suo impegno politico?
“Mi guardo attorno. Non ho deciso nulla. Mi prendo un po’ di tempo. Il nuovo centro? E’ tutto prematuro. Vedremo”.
mb