La Cisl veronese ha avviato la raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro”, che ha l’obiettivo di potenziare i meccanismi di partecipazione dei lavoratori all’interno delle imprese ed aziende veronesi. Perché sia discussa in Parlamento è necessario superare le 50mila firme a livello nazionale.
L’attuale rilevazione sulle forze lavoro per la nostra Provincia presenta un tasso di disoccupazione al 3,2% ed un numero di occupati dipendenti pari a 416.000. Di questi il 6,0% lavora nell’agricoltura, il 23,0% nell’industria, il 7,4% nelle costruzioni, l’11,6% nel commercio e il 51,9% negli altri servizi.
Ne hanno parlato il segretario della Cisl scaligera Giampaolo Veghini, l’assessore del Comune di Verona Michele Bertucco, la ricercatrice Adapt Ilaria Armaroli, il manager di Volkswagen Group Massimo Tremante e ha concluso i lavori Ignazio Ganga, segretario nazionale della Cisl.
La legge ambisce ad innovare le relazioni sociali e industriali, sostenendo soluzioni contrattuali che consentano ai lavoratori dipendenti di accedere a quattro modalità di partecipazione: 1 gestionale: i lavoratori potranno entrare nei consigli di sorveglianza e di amministrazione compartecipando alle scelte strategiche delle proprie aziende. Inoltre sarà possibile prevedere una figura che rappresenta i lavoratori e le lavoratrici all’interno dei Consiglio di Amministrazione delle società a partecipazione pubblica; finanziaria: chi lavora avrà la possibilità di partecipare a nuove forme di azionariato diffuso e a nuove modalità di distribuzione degli utili; organizzativa: ci saranno incentivi e meccanismi premianti per le aziende che consentiranno a chi lavora di contribuire alle politiche per l’innovazione e all’efficientamento dei processi produttivi; consultiva: i sindacati saranno consultati in via preventiva e obbligatoria su molte scelte strategiche in più rispetto a quelle previste dalla legislazione attuale.