Il sindaco Federico Sboarina ha dato il via alla maratona Telethon 2019. La campagna di raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare coinvolgerà Verona, la sua provincia e 3 mila piazze di tutta Italia, durante i prossimi due week end. In concomitanza con la maratona televisiva, l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Fondazione Telethon e molte associazioni del territorio hanno organizzato una serie di eventi in piazza Erbe e piazza Bra. La campagna raccolta fondi 2019 si intitola “Presente” e, come tradizione, propone i “cuori di cioccolato” che i volontari Telethon, Uildm e Avis consegneranno per ringraziare per la donazione minima di 12 euro. Oggi sabato saranno gli studenti dell’istituto Aleardo Aleardi che, assieme ad altri volontari, distribuiranno in piazza Erbe materiale divulgativo sulle attività di ricerca e sui progetti Telethon. Domenica, saranno decine i volontari veronesi, appartenenti a molte realtà del territorio (Protezione civile, Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Croce rossa, Vigili del fuoco), ad animare piazza Bra e a sensibilizzare alla raccolta fondi. Nella rete delle farmacie comunali Agec sarà possibile fare una donazione. Alle 20.45, il Coro lirico San Giovanni sarà protagonista del concerto alla chiesa dei Filippini, mentre vari gruppi Avis saranno presenti nei Comuni veronesi. La maratona Telethon proseguirà il prossimo fine settimana con molte iniziative in provincia. La presentazione della campagna di raccolta fondi è stata fatta a palazzo Barbieri, dal sindaco Federico Sboarina, dalla fondatrice di Telethon Italia Lina Marazzi Chiaffoni, dal prefetto Donato Giovanni Cafagna, dal presidente di Uildm Verona Davide Tamellini. Presenti il presidente di Amia Bruno Tacchella, di Agec Roberto Niccolai, il coordinatore provinciale di Telethon Giannantonio Bresciani, il delegato Telethon Uildm Verona Gennaro Stammati e i rappresentanti delle molte realtà che collaborano al progetto. La Fondatrice di Telethon Lina Marazzi Chiaffoni ha ricordato come Verona sia profondamente legata alla Fondazione. Lei, veronese di adozione, andò a Parigi per capire come era nato Telethon in Francia e, poi, importò il modello in Italia aiutata da Susanna Agnelli. Nella nostra città hanno lavorato molti ricercatori anche grazie alla presenza del centro ricerche Glaxo. “A permetterci di pagare gli artisti che realizzarono la prima edizione della maratona – ha ricordato Line Marazzi Chiaffoni – fu l’imprenditore veronese Teofilo Sanson. Grazie a contatti con il Ministero della Sanità riuscimmo a mettere insieme un primo gruppo di ricercatori e, da allora, il progetto è sempre cresciuto e quest’anno festeggiamo i 30 anni di quel primo evento”.