E’ il cuore del grande restauro avviato dall’ Amministrazione per rendere l’arena più bella ma anche più sicura e più moderna. Il nuovo cantiere partito oggi è quello che permetterà di far tornare l’anfiteatro al suo antico splendore e all’originaria lucentezza. Tempo qualche settimana e la differenza sarà già visibile ad occhio nudo.
Ciò grazie al secondo lotto di lavori per la conservazione, valorizzazione e fruizione dell’Arena come luogo di cultura e spettacolo, finanziato con i 14 milioni di euro messi a disposizione da Unicredit Banca e Fondazione Cariverona con l’Art Bonus.
Nello specifico, questa tranche di opere prevede interventi per 8 milioni di euro. Ad aggiudicarseli, l’associazione temporanea di imprese con capofila la ditta Lares Restauri di Venezia, specializzata nel campo del restauro e del recupero dei beni culturali, e che vanta, tra i lavori più recenti, la conservazione del ponte di Rialto.
Di fatto, è il cantiere più articolato ed esteso tra quelli partiti a fine 2018 con la prima fase di lavorazione e che, secondo la tabella di marcia, dovrebbe concludersi nel 2023. Un restauro unico anche perchè permetterà all’arena di valorizzare la propria vocazione museale, con l’apertura dei sotterranei ai visitatori e la realizzazione di un percorso con pannelli multimediali.
In questa fase, massima attenzione viene data all’individuazione dei materiali più idonei alle caratteristiche del monumento, per la quale saranno effettuate dettagliate indagini e rilievi sulle strutture e sugli interventi realizzati in passato.
Non solo, perché questo è anche il cantiere che finalmente metterà mano ai servizi igienici presenti all’interno dell’anfiteatro, che verranno completamente rifatti, prodotti direttamente in fabbrica e poi inseriti negli spazi corrispondenti.
L’importante restauro è stato illustrato all’interno dell’arena dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto. Presenti il soprintendete Vincenzo Tinè e Mario Massimo Cherido dell’impresa Lares Restauri.
“E’ davvero una grande soddisfazione partire con questi lavori, si tratta di un intervento epocale per il nostro anfiteatro – ha detto Zanotto-. Finalmente l’arena sarà restituita allo splendore originario, i visitatori potranno ammirare i gradoni nel loro colore naturale grazie ad una pulizia e un ripristino senza precedenti. Inoltre, mai prima d’ora si era messa mano ai servizi igienici, quelli attuali verranno sostituiti da blocchi realizzati in fabbrica e in linea con le caratteristiche del monumento. Si tratta di un cantiere davvero complesso e articolato, che richiede una cura e un’attenzione particolare. Nel giro pochi anni avremo un anfiteatro messo a nuovo, visibilmente più bello grazie al restauro dei gradoni e degli arcovoli, ma anche più funzionale e sicuro, con un nuovo sistema tecnologico adeguato alle esigenze del teatro all’aperto più famoso al mondo”.
“L’avvio del cantiere è frutto di un lungo lavoro preliminare, a cui la Soprintendenza ha dato un contributo non banale – aggiunge Tinè – E’ un progetto molto importante che coglie l’opportunità di rendere visibile il restauro, valorizzando la vocazione museale del monumento”.