Parrucchieri e centri estetici verso la riapertura dopo l’emergenza coronavirus, ovvero mascherina chirurgica associata a una visiera o schermo facciale per la cura del viso e della barba. E distanza minima di due metri tra le poltrone di trattamento (utilizzando postazioni alternate).
Nessun giornale o rivista a disposizione dei clienti nel locale. Per concordare il trattamento, come le modalità di taglio capelli e/o colore, utilizzare lo specchio, rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili.
Nelle raccomandazioni degli esperti, si deve prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura (domenica e lunedì) e consentire l’estensione degli orari di apertura dei locali. Queste misure potranno assecondare un’alta richiesta degli utenti e, allo stesso tempo, permettere una turnazione fra i lavoratori.
La razionalizzazione degli spazi ai fini del distanziamento potrà essere favorita dalla realizzazione di aree di attesa anche all’esterno dei locali, consentendo ove possibile l’occupazione del suolo pubblico in deroga.
Giusto riattivare il ciclo produttivo ma senza prescindere da un’organizzazione del lavoro idonea a contenere il rischio da contagio nell’ottica del distanziamento sociale. Nei limiti del possibile, già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti da ciascun cliente. Ciò è fondamentale per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento.
Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (come minori, disabili) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione. La permanenza dei clienti all’interno del locale deve essere esclusivamente per il tempo necessario all’erogazione del servizio/trattamento.
Il titolare deve consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente da restituire al completamento del servizio.
Potranno altresì essere utilizzate barriere separatorie fra aree e postazioni al fine di mitigare il rischio (in particolare per le aree lavaggio). In particolare per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente. Sia i FFP2/FFP3 che gli schermi facciali e le visiere devono essere DPI di III categoria, per cui il loro uso deve essere valutato nell’ambito della complessiva gestione dei rischi, con un adeguato coinvolgimento del Medico Competente, ove previsto.
I trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente da quando entra nel locale, ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (cura della barba).
Infine, nel locale devono essere presenti più postazioni di gel disinfettante per la pulizia delle mani.