“Veneti, il prossimo 22 ottobre, andate a votare. Che rispondiate sì o no al quesito ‘Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?’, l’importante è andare alle urne. Solo così daremo concretezza a quell’affermazione dell’essere ‘paroni a casa nostra’ e una volta per tutte noi veneti dimostreremo di essere un popolo”. Una vera e propria “chiamata di popolo”, come lui stesso l’ha definita, quella che il governatore Luca Zaia ha espresso ieri facendo il punto a palazzo Balbi a Venezia sull’organizzazione del referendum per l’autonomia del Veneto che si celebrerà il prossimo 22 ottobre e firmando davanti a una numerosa platea formata da assessori, consiglieri (presente anche il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti) e giornalisti il decreto di indizione del referendum consultivo stesso, dal quale discende la comunicazione ai sindaci per l’affissione del manifesto di convocazione dei comizi elettorali e la trasmissione ai sette Tribunali del Veneto e alla Corte d’Appello di Venezia per la costituzione a norma di legge, rispettivamente, degli Uffici provinciali per il referendum e dell’Ufficio centrale per il referendum.“Dando il via libera alla consultazione – ha aggiunto Zaia – la Corte Costituzionale ha capito che in questo Paese l’unico modo per fare le riforme è partire dal basso. Non siamo in presenza di una ‘gazebata’: il referendum è una cosa seria, è la fondamenta su cui potremo costruire la nostra autonomia regionale, esattamente come quella di Trento e di Bolzano. Noi vogliamo diventare pienamente autonomi e chiediamo in tal senso l’applicazione in toto dell’articolo 116 della Costituzione. Questo è l’obiettivo che pur partendo da situazioni diverse condividiamo con la Lombardia e sul quale insieme porteremo 15 milioni di italiani, un quarto del Paese, finalmente ad esprimersi”. Intanto a Verona piomba oggi Matteo Salvini per il “suo” 25 aprile da svolgersi sull’ onda del voto in Francia. Il raduno è previsto all’Agsm Forum dalle 8 alle 18, dal momento che grazie alla mediazione tra il prefetto Salvatore Mulas e il sindaco Flavio Tosi sono state superatele le difficoltà organizzative e di organico, che avevano inizialmente portato alla limitazione oraria per iniziare il montaggio del palco. Co. Co.