Gli occhi rappresentano una finestra di ingresso ed uscita del Covid-19. Proteggerli e prevenire potenziali infezioni sarà uno degli obiettivi nella fase 2.
“Dobbiamo pensare che l’occhio è un organo molto vascolarizzato, ricco di terminazioni nervose che possiede una mucosa (congiuntivale) sempre esposta -spiega il Prof. Claudio Savaresi, primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico San Marco Zingonia di Bergamo e Responsabile Scientifico Safio Medical Ophthalmology Research Center. “Ad esempio, in esso gira una quantità di sangue sei volte superiore rispetto a quello che circola nel rene. Girando molto sangue è possibile che il virus arrivi molto in fretta al circolo e quindi alla congiuntiva oculare e palpebrale”.
Esistono varie forme di congiuntivite, quelle virali, quelle batteriche e quelle allergiche e per non farci mancare nulla anche quelle miste. La sintomatologia della congiuntivite da SarsCov2 ha caratteristiche molto simili alla classica congiuntivite legata in particolare all’influenza stagionale. L’esordio della malattia da Sars Cov2 si manifesta con un po’ di febbre, stanchezza, perdita di olfatto (anosmia) e perdita di gusto (disgeusia). Segnali clinici di degenerazione della malattia possono essere la comparsa di affanno respiratorio (dispnea) e tachicardia. Per una diagnosi differenziale di congiuntivite virale, rispetto alle congiuntiviti batteriche e allergiche si può fare attenzione a questi campanelli d’allarme: l’evidenza di un occhio più arrossato con la sensazione come di avere di avere corpo estraneo all’interno e una lacrimazione profusa.
“In questi giorni- prosegue Claudio Savaresi- abbiamo avuto parecchi pazienti che lamentavano disturbi oculari, prevalentemente conseguente alla dislacrimia, (ovvero l’eccessiva evaporazione lacrimale) perché il ricorso allo Smart Working e Smart Learning di questi giorni di quarantena ed isolamento, ha esposto molte persone ad un eccesso di esposizione alla luce blu emessa dai computer, dagli smartphone, ma anche dalla Tv e gli studi dimostrano che la luce blu costituisce una minaccia per l’apparato visivo nella sua complessità. Ha effetti negativi anche nella corretta lubrificazione oculare”.
I consigli dell’esperto in vista della fase Due è di iniziare subito con una terapia adeguata in caso di comparsa dei sintomi di una potenziale infiammazione all’occhio. Il medico prescriverà, nelle forme più lievi un corticosteroide. Oltre al a quest’ultimo sono di vitale importanza le lacrime artificiali e l’uso di occhiali con lenti protettive scure per proteggere da luce e vento. Nella fase Due dovremo obbligatoriamente indossare mascherine avvolgenti a copertura di naso e bocca Tutti dovremo indossare gli occhiali per proteggere e migliorare l’apparato oculare e visivo nel tempo. È consigliato indossare lenti protettive e occhiali avvolgenti. Esse servono per contrastare il contagio ma anche perché andremo incontro all’estate. Gli occhiali sono fondamentali per la protezione dai raggi solari.