L’idea di un acquapark dedicato al surf, un vero e proprio Wavegarden di oltre 3 ettari con onde artifciali da realizzare alla Spianà e raccontato nei dettagli ieri dalla Cronaca di Verona ha scatenato le reazioni dei nostri lettori con centinaia di reazioni e decine e decine di commenti. La proposta arrivata alla Giunta di Palazzo Barbieri da parte di un gruppo di imprenditori guidati da Calzedonia di Sandro Veronesi è un’opportunità per sistemare una zona verde di Verona o è invece un’opera invasiva da respingere per utilizzo di acqua e problemi di viabilità? La proposta sta dividendo anche gli stessi assessori, alcvuni dei quali si sono fieramente opposti, altri invece vorrebbero cogliere l’opportunità di realzizare in città l’impianto, che sarebbe il nono al mondo. Un progetto che in qualche modo potrebbe dare fastidio agli altri parchi divertimenti che sono presenti sul lago o ai parchi termali esistenti in provincia anche se tutti smentiscono ogni interesse a favore o contro la proposta di Veronesi. Anche perché l’impianto sarebbe nel Comune di Verona, gli altri parchi nel caso volessero ampliarsi lo farebbero in altri territori comunali. E dai lettori arrivano molte altre proposte: riqualificare le piscine di via Galliano per esempio e poi evitare gli sprechi d’acqua e non consumare nuovo suolo. E c’è chi si rammarica che sarà troppo vecchio per divertirsi quando il parco acquatico sarà pronto e altri vorrebbero utilizzare le onde per generare energia, visti i tempi. C’è chi invece la ritiene “Un’occasione da non perdere! Un imprenditore veronese per Verona è un’occasione unica da non perdere!” Comunque, concludono i lettori, quello che servirebbe di più sarebbe una monorotaia per collegare l’aeroporto Catullo alla città.