Parco allo Scalo, “non un metro di meno” Chiedono che tutta l’area venga convertita a zona verde. Transizione ecologica

foto Udali

Il Comitato di Verona Sud di fronte alla scalinata di palazzo Barbieri ha consegnato all’amministrazione comunale il documento “Non un metro di meno” che esplicita la posizione e la proposta del Comitato di Verona Sud relativamente al Parco allo Scalo.
La proposta chiede che tutta l’area dell’ex scalo merci ferroviario sia convertita in un grande parco.
“Proponiamo -hanno detto- anche delle modalità di reperimento dei fondi necessari alternative alla scelta fatta dall’ amministrazione comunale di usare il solito metodo nuovo cemento in cambio di qualcosa; la ricerca di forme di finanziamento pubblico può consentire la realizzazione del parco senza per forza cederne almeno la metà. Nonostante le promesse elettorali, la proposta di riconversione dell’ex Scalo Merci ferroviario di Verona Porta Nuova avanzata dal Comune prevede la realizzazione di un parco di ridotte dimensioni accanto ad interventi immobiliari su quasi metà dell’area disponibile. Questo documento presenta le ragioni per le quali i cittadini del Comitato Verona Sud ritengono tale completa riconversione un preciso dovere dell’Amministrazione comunale. Vogliamo sottolineare che il sesto capitolo “Come realizzare e mantenere il Parco allo Scalo” esplora delle modalità di reperimento dei fondi necessari alternativi alla scelta fatta dall’ amministrazione comunale di usare il solito metodo nuovo cemento in cambio di qualcosa; la ricerca di forme di finanziamento pubblico può consentire la realizzazione del parco senza per forza cederne almeno la metà.
Usando un termine di moda in questo periodo -concludono-, il nostro progetto rappresenta la vera transizione ecologica; quello allegato protocollo d’intesa del 05 luglio 2019 ed il successivo Addendum del 29 dicembre 2020 tra Regione Veneto, Comune di Verona, FS Sistemi Urbani s.r.l., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e Mercitalia Logistics S.p.A., rappresenta il vecchio con una considerevole diminuzione del verde e una eccessiva urbanizzazione dell’area da riqualificare”.