Ticket con carta ecosostenibile, accertamento della sosta con lettura delle targhe, in automatico, tramite telecamera che rispetta la privacy e pagamenti delle sanzioni semplificati, tramite QR code: nel parcheggio su strada vince l’educazione civica, per una gestione del suolo pubblico più organizzata e moderna. Una visione più all’avanguardia di sostenibilità: la digitalizzazione, a Verona, diventa elemento trainante dello sviluppo e della trasformazione della mobilità urbana anche in chiave M.A.A.S., mobility as a service.
La sperimentazione, che inizierà in maggio e riguarderà la maggior parte dei parcometri (180 su oltre 200), si estenderà poi a tutta la città e non comporterà alcun incremento a livello di tariffe. Semplicemente, si dovrà inserire la targa della propria auto al momento del pagamento del ticket, cosa che avviene già in automatico con il servizio offerto tramite APP.
Il futuro della sosta è dinamico, poliedrico e va nella direzione dello “smart parking”. Un nuovo concetto di mobilità e sosta che passa attraverso la digitalizzazione, come appunto il riconoscimento della targa. Per fornire dati, informazioni e servizi sempre più utili e mirati ai cittadini, come per esempio dove trovare uno stallo libero per parcheggiare.
Questo cambiamento fa parte del progetto di transizione digitale di AMT3, che ha visto come prima tappa l’emissione di un QR code per il pagamento della sanzione, in modo da far risparmiare tempo all’utente, che dal proprio smartphone o dal pc di casa può pagare in modo più veloce e più pratico.
È una delle anticipazioni del convegno-workshop “La gestione poliedrica della sosta”, in programma oggi, 5 aprile, al Pala Expo della Fiera di Verona.
Poliedrica, perché in futuro parcheggiare sarà molto più che lasciare la propria auto su uno stallo.
Il cittadino, come il turista, avrà a disposizione un sistema integrato di informazioni, dal grado di occupazione degli stalli – per sapere dove è più facile trovare posti liberi – a eventi e luoghi di interesse nelle immediate vicinanze. Un processo che mira a un’organizzazione del suolo pubblico, grazie alla quale l’utente potrà sapere “just in time”, ossia nell’immediato, come muoversi, per un traffico più sostenibile e per semplificare la ricerca del parcheggio.
Di questi temi si è occupato il convegno-workshop organizzato da AMT3 con il Comune di Verona.
“Non si gestisce la sosta in funzione della mobilità ma il contrario – esordisce Alessandro Rupiani, presidente AMT3 -. Le nostre aziende hanno come obiettivo principale la ricerca dell’innovazione. Questo passa e funziona grazie una ridefinizione della mobilità urbana attraverso la sosta e non viceversa’’.
“I vantaggi per il cittadino saranno molti: potrà capire quali sono i parcheggi liberi della sosta su strada, evitando di farli girare a vuoto, inquinando, e in futuro potrà anche prenotarli”, dice Luciano Marchiori, direttore AMT3, gettando lo sguardo più in là, nei prossimi decenni.