Paolo Zanetti è il nuovo allenatore dell’Hellas Verona: la conferma ufficiale è arrivata oggi, giovedì 13 giugno. Per il tecnico vicentino due anni di contratto a circa 600 mila euro l’anno. Queste a grandi linee i dettagli del legame tra il Verona e Zanetti il cui annuncio ufficiale è atteso in tempi relativamente brevi.
Hellas Verona: Paolo Zanetti è il nuovo allenatore
L’ufficialità è arrivata in mattinata: Paolo Zanetti è il nuovo allenatore del Verona, la firma nero su bianco dopo che gli accordi formali erano già stati pattuiti da vari giorni.
Questo il comunicato della società: “Hellas Verona comunica di aver affidato la conduzione tecnica della prima squadra a Paolo Zanetti, che si è legato al Club gialloblù fino al 30 giugno 2025 con opzione per il secondo anno. Zanetti, 41 anni, originario di Valdagno, dopo due anni in Lega Pro, sulla panchina del Südtirol, approda in Serie B con il Venezia, con il quale ottiene la promozione in Serie A. Dopo la stagione di Serie A con i veneti, passa all’Empoli con il quale raggiunge l’obiettivo della salvezza nel campionato 2022/2023″.
Nel comunicato non si fa riferimento alla successiva stagione con i toscani, chiusa dopo solo cinque partite, legame che ha tardato la firma ufficiale dovendo il tecnico dirimere alcune questioni con il sodalizio empolese. Era la scelta ventilata da diversi giorni e, probabilmente, la più logica che il presidente Setti e il diesse Sogliano potessero prendere. Serviva un allenatore giovane, motivato, in cerca di rivincite, fautore di un calcio aggressivo. Insomma il profilo esatto di Zanetti.
Altre vie sono state frutto di autentiche fantasie. Donati è stato incontrato più per pura cortesia che altro. Sia Setti che Sogliano avevano l’idea di un allenatore con maggiore esperienza. Ma che, ovviamente, non avesse un ingaggio impossibile per il Verona. Un’operazione alla Baroni come lo è stata nella scorsa stagione. Un anno e se il tecnico fa bene ecco scattare immediatamente il rinnovo. Se vogliamo un contratto ad obiettivi mirati.
Zanetti è un allenatore che ha lavorato moltissimo negli anni sul 4-3-1-2 molto mobile che può diventare anche 4-4-2 in fase di non possesso e un 3-4-1-2 quando tiene la palla. Il suo è un calcio offensivo con la ricerca di giocate nello stretto e delle profondità, un tipo di gioco che ha proposto a Empoli nella prima stagione con buonissimi risultati. Ideale per lui avere giocatori abili nel portare il pressing sugli avversari, quindi atleticamente e mentalmente predisposti all’aggressione.
Un allenatore di temperamento che spinge molto sull’intensità soprattutto negli allenamenti. Se vogliamo un tecnico che ricorda più Juric che Baroni, più riflessivo e meno “passionale”. Zanetti vive anche in panchina la partita, la “gioca” con foga e trasporto, insomma ricorda molto il “profeta” di Spalato. Non avrà un compito facile anche perchè il Verona che si predispone ad affrontare la prossima stagione sarà l’ennesima scommessa e molto dipenderà dalla solita capacità, sinora quasi infallibile, da parte di Sogliano di pescare talenti da lanciare nel calcio nostrano.
Di certo sarà un Verona affamato, che spingerà molto sul pressing, sull’aggressività. Le qualità che sono state indispensabili quest’anno per centrare una salvezza miracolosa. E che saranno le caratteristiche principali del Verona targato Paolo Zanetti. In bocca al lupo e buon lavoro.