Il mondo del calcio è in apprensione per Antonin Panenka. È l’ex attaccante della Cecoslovacchia campione d’Europa nel 1976, celebre per essere stato l’inventore del rigore ‘a cucchiaiò, e ora è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Praga. A farlo sapere è stato il Bohemians, club di cui Panenka è stato la bandiera e del quale ricopre il ruolo di presidente.
Ma come nacque quel rigore che decise, nella lotteria dal dischetto, la finale degli Europei del 1976 fra Cecoslovacchia e Germania Ovest? Con una rincorsa molto lunga, poi Panenka, arrivato sul dischetto, si era fermato di colpo mentre Sepp Maier si stava già tuffando da un lato. E in quella frazione di secondo in cui il portiere della Germania Ovest aveva perso l’equilibrio, lo aveva beffato scodellando il pallone in porta con un morbido tocco centrale ‘a foglia mortà. Fu la mossa che decise la finale degli Europei del 1976, nel Maracanà di Belgrado, e che diede alla Cecoslovacchia la vittoria sui tedeschi.
Ad inventarla, e con essa il rigore “a cucchiaio”, era stato un baffuto ventottenne che, come calciatore, era un “dilettante di Stato” e che ufficialmente faceva il perito alberghiero. «Avessi sbagliato, mi avrebbero spedito a lavorare in fabbrica per 30 anni», disse Panenka anni dopo, quando il suo nome era ormai scolpito nella storia del calcio.
E in quel 1976, curiosamente anno di nascita di quel Francesco Totti che poi del cucchiaio ha fatto un’arte, la Cecoslovacchia fu campione d’Europa dopo aver battuto la grande Olanda di Cruijff, Krol e Neeskens in semifinale e poi la Germania, all’epoca ancora solo Ovest, campione del mondo e forte dei vari Maier, Vogts, Beckenbauer, Hoeness (che il suo rigore, nella lotteria finale, lo calciò alle stelle) e Dieter Muller, bomber omonimo e presunto erede del grande Gerd. Ma il protagonista inatteso fu lui, Panenka, che beffò Maier perché all’epoca c’era la cortina di ferro e da certi paesi non filtrava nulla. Sebbene i portieri non studiassero i rigoristi avversari come si adesso, il mitico portiere del Bayern non avrebbe comunque potuto sapere che Panenka i rigori, con la maglia del suo Bohemians, nel campionato cecoslovacco li tirava in quel modo già da un paio d’anni. Così ai diecimila tifosi tedeschi presenti a Belgrado non rimase che ammainare le bandiere e consolarsi con la birra, e fu la festa di quella “misteriosa” nazionale giunta dall’Est e dell’inventore del cucchiaio. Avesse brevettato la sua prodezza, Panenka sarebbe diventato ricco. Invece ora è un simbolo, che lotta contro il Covid-19 in un reparto rianimazione di un ospedale di Praga. E chi vuole bene a quel calcio, oggi, soffre assieme a lui.