C’è Fanna che racconta di aver pianto, da bambino, “quando lasciai Udine per andare all’Atalanta”. E c’è Pellissier che confessa il suo ultimo sogno, si chiama Clivense. E poi Corini, che a volte, nel chiuso degli spogliatoi, dice alla sua squadra “ricordatevi dei vostri sogni di bambini”.
C’è tutto questo, nella magia di villa Alessandri, Dossobuono, dove l’Olimpica del presidente Feder ha voluto una serata di emozioni per ricordare Costanzo, Rolando e Gianluca, tre uomini “giallorossi” che non ci sono più. C’è la voglia di ricordare, “perchè la memoria è una straordinaria compagna di viaggio e ci aiuta a essere migliori”, osserva Tomelleri, l’”allenatore” della serata.
“Sono uomini che hanno dato moltissimo, è bello vedere tanta gente, vuol dire che hanno lasciato un segno” dice Feder. C’è il saluto del sindaco Dall’Oca, ci sono le testimonianze del dottor Donadelli, Simone Valle e Luciano Faccioli. C’è in tutti la voglia di ascoltare, pensieri forti, di uomini in gamba. “Non dobbiamo mai dimenticarci da dove veniamo” dice Corini. “E ai genitori dico, lasciateli divertire, i vostri ragazzi. Lo sport, così, è una grande palestra di vita”.