Palazzo Bocca Trezza: le prime proposte per la co-programmazione Restituiti i risultati delle visite guidate effettuate a Palazzo Bocca Trezza. Prosegue il processo innovativo di partecipazione per la co-programmazione degli spazi.

Sono gli oltre 200 visitatori che nelle scorse settimane hanno partecipato alle visite guidate al cantiere aperto di Palazzo Bocca Trezza organizzate dal Comune per permettere ai soggetti interessati di vedere gli spazi interni del palazzo e il giardino e ricevere tutte le informazioni sul progetto di recupero del sito, sui tempi e sugli obiettivi della co-programmazione.
Le visite erano aperte agli enti del Terzo Settore, associazioni, gruppi informali e cittadini attivi che potranno raccontare e condividere le proprie idee per il futuro del Palazzo.

Palazzo Bocca Trezza: cosa chiedono i cittadini

Ma cosa chiedono i cittadini e le cittadine per Bocca Trezza? Spazi dedicati alla cultura e all’integrazione culturale, alle giovani band musicali, a laboratori per bambini e adulti e per lo scambio intergenerazionale, chiedono attività aperte a tutti ed un parco pubblico sempre fruibile, con giochi ma anche orti urbani. Soprattutto chiedono che il sito diventi un luogo di incontro e socialità, integrandosi pienamente con la vocazione di un quartiere caratterizzato dalla presenza dell’Università e quindi molto vissuto dai giovani.
Tutte le proposte sono state raccolte e saranno utilizzate per la co-programmazione, i cui risultati saranno a loro volta restituiti a cittadini e associazioni nei prossimi step del percorso percorso partecipativo. Ci sarà infatti una seconda fase di ascolto del territorio, quindi l’avviso pubblico per la co-progettazione in linea con quanto previsto dalla riforma del Terzo Settore, la selezione dei soggetti gestori e l’avvio della sperimentazione vera e propria.
Il percorso scelto è quello della co-programmazione e co-progettazione, una novità assoluta a livello nazionale che, alla luce della riforma del Terzo Settore sperimenta nuove forme di partecipazione e collaborazione tra l’Amministrazione pubblica, gli Enti del Terzo Settore e altre realtà del territorio.
In altre parole significa che, a differenza di quanto avveniva in passato, non sarà l’Amministrazione da sola a decidere le destinazioni di palazzo Bacco Trezza e i relativi servizi e attività, ma sarà frutto della partecipazione di enti, associazioni e cittadini che con le loro idee e proposte contribuiranno a definire le progettualità migliori, nell’ottica di spazi condivisi per attività culturali, ricreative e di aggregazione sociale. E proprio in quest’ottica sono state organizzate le visite guidate su prenotazione.

Il commento

“Il successo delle visite guidate dimostra l’interesse dei cittadini per questo luogo e conferma che la strada della co-programmazione è quella giusta – afferma l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini-.
Vogliamo che gli spazi non diventino semplicemente sedi di associazioni bensì luoghi dove le associazioni e gli enti del terzo settore svolgano attività e iniziative vissute in prima persona dalla comunità. Su Bocca Trezza viene per la prima volta applicata la riforma del Terzo Settore sulla co-programmazione, un nuovo modo di gestire gli spazi che altre città hanno già avviato con successo e che ora anche Verona sta sperimentando”.