Una finale che lascia senza fiato, una Tezenis Verona che lascia senza parole per dedizione e spirito di squadra, la prima impresa è stata fatta riuscendo a vincere una delle due partite in trasferta sul campo di Udine, adesso, ancor di più rispetto a prima, arriva la fase più decisiva per i gialloblù, che con gara 3 e gara 4 in casa possono davvero ambire alla promozione nel massimo campionato.
L’EMOZIONE: “Ai nostri tifosi chiedo di venire al Palasport̀, abbiamo bisogno di loro. Comunue vada, sono queste le ultime partite che giochiamo in casa in questa stagione ed è importante giocarle assieme. Mai come adesso il loro apporto può diventare decisivo”.
Queste le parole di Anderson, mattatore della vittoria in gara 2 di Verona, con una tripla mostruosa sulla sirena di fine partita, che ha di fatto fissato il risultato finale sul 67 a 64 a favore dei gialloblù. Una serie che si sta dimostrando come da previsioni equilibrata e molto fisica, con due squadre, che grazie alla rotazione lunga riescono a trovare in continuazioni protagonisti diversi.
LA TATTICA. La chance per la vittoria dei ragazzi di coach Ramagli e l’aspetto su cui i gialloblù continueranno a puntate sarà la difesa sul pick and Roll, con il marcatore del bloccate che dovrà essere bravo a fare un show molto profondo per non concedere il gioco a due facile a Udine, con Cappelletti e Walters sicuramente i due giocatori da tenere maggiormente sotto osservazione. Se si vuole chiudere una stagione già storica realizzando il sogno di tornare in serie A1, bisognerà anche prestare molta attenzione ai dettagli, che nelle prime due gare hanno fatto la differenza. Palle perse e tiri liberi saranno dunque i fondamentali dove bisognerà sbagliare il meno possibile, perché in una partita, soprattutto di finale, sono dettagli che possono decidere la vittoria o la sconfitta come avvenuto in gara 1 e 2. Resta L’incognita di che cosa è se i due allenatori delle due squadre nei tre giorni che hanno preceduto la partita abbiamo preparato qualcosa di nuovo, ma per scoprirlo bisognerà vivere una gara 3 e poi una gara 4 che bisognerà comunque godersi al massimo.
Giovanni Miceli