Una macchia, anzi, di più. Fu una catastrofe, per il calcio italiano. Un giorno che segnerà per sempre la storia dello sport. Da quel giorno, 19 luglio 1966, esattamente 55 anni fa, ogni sconfitta clamorosa, inattesa, diventerà “una Corea”.
LA SQUADRA. Il ct dell’Italia, Edmondo Fabbri, aveva puntato su atleti di grande valore: da Rivera a Mazzola, da Bulgarelli a Facchetti, passando per Barison e Albertosi. L’Italia era nel nel Gruppo 4 con Urss, Cile e Corea del Nord. Nel match d’esordio contro il Cile, l’Italia “vendica” la battaglia di Santiago con i gol di Mazzola e Barison. Poi è la volta dell’Unione Sovietica e gli azzurri rimediano una sconfitta inattesa e preoccupante sul piano del gioco.
E’ DECISIVA. Si arriva così a Italia-Corea del Nord, decisiva. A Middlesborough, il 19 luglio, Fabbri si affidò a Mazzola, Rivera, Bulgarelli, Perani e Barison. Ma commette un errore imperdonabile, segno della gran confusione in cui si trovava.Manda in campo Bulgarelli, con un ginocchio in disordine. E proprio il regista bolognese, poco dopo la metà del primo tempo, è costretto a uscire. Non ci sono sostituzioni, Italia in 10. Al 42′, lo sconosciuto Pak Doo Ik (dentista o tipografo?) dal limite dell’area, infilò Albertosi, proteso in tuffo.
E’ IL KO. L’Italia reagisce, ma gli attacchi confusi non danno risultati. Al fischio finale, l’Italia è eliminata. Gli azzurri torneranno poi in Patria nella notte del 24 luglio all’aeroporto di Genova, accolti dai fischi e dai pomodori lanciati dai tifosi delusi. Il ct Fabbri, considerato il principale colpevole, fu costretto a uscire protetto dalla Polizia. E per anni fu accolto al grido “Corea, Corea”.
Home La Cronaca di Verona Pak Doo Ik, dentista-tipografo castiga Albertosi e la Nazionale. E l’Italia fa...