Paglialunga, un custode delle tradizioni Si è spento a 82 anni. Lavorò al Gazzettino ed è stato un punto di riferimento a Veronafiere

Si è spento oggi, all’età di 82 anni, Piero Paglialunga, personalità che ha lasciato un’impronta profonda nel panorama del giornalismo italiano. “Con sguardo acuto e spirito brillante – ricorda Albino Pezzini, presidente di Aipo – ha raccontato per oltre mezzo secolo i mutamenti della società, la ricchezza dei territori e le mille sfumature del vivere quotidiano. La sua penna, limpida e rigorosa, ha saputo unire precisione analitica e sensibilità narrativa, regalando articoli di grande valore umano e intellettuale”. Fin da giovanissimo, Piero ha mostrato una straordinaria curiosità e un’innata passione per l’osservazione del reale. Dopo gli studi al liceo scientifico e una laurea in Economia e Commercio, con una tesi lungimirante sull’economia nucleare negli anni Sessanta, ha intrapreso la strada del giornalismo, passando dalle prime esperienze redazionali all’approdo nella prestigiosa testata Il Gazzettino. Negli anni Ottanta ha messo la sua esperienza al servizio di Veronafiere, dove ha diretto la comunicazione e contribuito con grande competenza alla progettazione di eventi fieristici e alla nascita di centri espositivi permanenti, contribuendo a trasformare le manifestazioni come Vinitaly, Sol ed Enolitch in punti di incontro dove professionisti, produttori e consumatori si sentivano parte di una comunità più grande. Per oltre venticinque anni, è stato un punto di riferimento nella promozione delle fiere di settore, coniugando visione strategica e profondo rispetto per le eccellenze produttive italiane. Anche dopo il pensionamento, Piero non ha mai smesso di scrivere, studiare, osservare. Ha continuato a collaborare con riviste specializzate e con l’AIPO – Associazione Interregionale Produttori Olivicoli – contribuendo con lucidità e passione al dibattito sull’agroeconomia, sulla cultura alimentare e sulle politiche agricole.