Pagamenti fornitori, Verona al top Nessun accantonamento nel 2024. Nel 2023 le fatture sono state saldate entro 13 giorni

Di Garonzi Stefania

Ancora una volta Verona è fra i Comuni italiani – sopra i 250 mila abitanti – più virtuosi per quanto riguarda i pagamento dei fornitori.
Il Comune, infatti, non ha previsto alcun accantonamento per il fondo di garanzia dei debiti commerciali dell’anno 2024, in quanto tutti i pagamenti dovuti sono stati effettuati con ampio margine rispetto ai tempi previsti.
Nel 2023 il Comune di Verona ha pagato i fornitori in media entro 13 giorni dalla ricezione delle fatture.
“Il miglioramento costante dell’efficienza della complessa macchina comunale è uno degli obiettivi che si è posta questa Amministrazione – commenta l’assessore al Bilancio Michele Bertucco –. Questi dati sono lusinghieri e confermano che il Comune di Verona ha saputo presidiare, anche nell’esercizio 2023, un aspetto assolutamente strategico. Ciò ha garantito una performance di assoluta eccellenza per assicurare la liquidità ai fornitori, tenendo comunque presente che nel 2023 la nostra Amministrazione, fra fatture, contributi, stipendi e altro, ha immesso liquidità nel sistema per un importo complessivo pari 443.201.490,17 euro, rappresentando in tal modo un volano per tutta l’economia del territorio”.
Dati nazionali. Negli ultimi dieci anni, a causa dei continui ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni italiane, il governo ha introdotto delle regole per incentivare o penalizzare gli enti che pagano in ritardo, e per aiutare quelli con problemi di liquidità ad avere fondi ‘straordinari’ per smaltire i debiti accumulati.
Dopo la sentenza del 28 gennaio 2020 della Corte di Giustizia europea, che condannava l’Italia per inosservanza della direttiva 2011/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, la Commissione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione tutt’ora in corso. Per risolvere la questione il Governo italiano ha inserito nel PNRR una riforma che impone il pagamento delle fatture entro 30 giorni, e che almeno il 30% dei premi dei dirigenti dipende dal rispetto dei tempi di pagamento.
Il Comune di Verona. Nel corso dell’anno, ha ricevuto fatture commerciali per un totale di 168.323.539,86 euro, e al 31 dicembre 2023 il debito residuo era pari a 0.
Il tempo medio di ritardo o di anticipo dei pagamenti del Comune è stato pari a meno 20.55, il che vuol dire che ha pagato circa 20 giorni prima del termine previsto per il pagamento. Un valore risultato il migliore tra i comuni con una popolazione superiore ai 250.000 abitanti, come evidenziato dalle informazioni pubblicate nella sezione “Amministrazione Trasparente” da ciascun ente.
I valori degli altri Comuni: in testa c’è Verona con -20,55, seguita da Bari -17,73, Torino -17,39, Bologna -16,34, Genova -12,78, Firenze -10,83, Milano -8,05, Roma 7,34, Catania 36,77, Napoli 143,063 e Palermo n.d.