Padova, presentato il nuovo studentato in legno Bar, aule studio, sale per conferenze e 235 posti letto.

Come sarà il nuovo studentato in legno di Padova? In totale 235 posti letto, suddivisi in 165 camere, singole e doppie. Il tutto racchiuso in una struttura completamente in legno, con pannelli fotovoltaici sul tetto.

Studentato in legno a Padova: ecco come sarà

A realizzare il nuovo studentato di Padova che riqualifica una delle palazzine del complesso San Gregorio, realizzato negli anni ’80 ma da tempo ormai in uno stato di abbandono, sarà il gruppo altoatesino Pohl Immobilien, realtà che sviluppa e realizza progetti immobiliari ad alto tasso di sostenibilità in tutta Italia.

Ad essere già quasi totalmente demolito (a parte i piani terra e l’interrato) è il complesso a forma di «elle» che dà sulle vie Turazza e Pellizzo, con accesso anche da via Ariosto. Il tutto ubicato in zona Stanga, a poca distanza dai poli universitari del Piovego che ospitano le scienze dure (Ingegneria, Matematica, Fisica, Chimica, Farmacia), la cittadella di Psicologia e le aule di Economia.

Il progetto di Pohl Immobilien diventerà così un plastico esempio di «reinventing city», in un’area percepita dalla popolazione come un “buco nero”, abbandonato da oltre 20 anni, che invece ora si ritrova a essere centrale, soprattutto – ma non solo – per la popolazione studentesca. A trarne benefici sarà anche l’ambiente: la costruzione moderna e in legno, infatti, porterà a un risparmio di emissioni di anidride carbonica (CO2).

Spazi comuni e stanze

Il nuovo studentato è stato pensato per rispondere alle esigenze di studentesse e studenti che lo abiteranno. Al piano terra, infatti, troveranno spazio un servizio di ristorazione, aule studio, sale per conferenze e spazi comuni. Sopra le stanze “occuperanno” i 5 piani dell’edificio, che supererà di poco i 20 metri di altezza.

Pohl Immobilien, lo sguardo attento sulla sostenibilità

Dalla sua fondazione avvenuta nel 1981, Pohl Immobilien ha continuato a svilupparsi. Fondata da Peter Paul Pohl, mente creativa, e in stretta collaborazione con il fratello, ha trasformato la lunga tradizione artigianale di famiglia in un’azienda di successo. Con l’ingresso in azienda dei figli Hans Martin e Magdalena Pohl, è la seconda generazione a prendere in mano l’azienda. La mission aziendale è focalizzata sulla costruzione o recupero di immobili già esistenti, in un’ottica di sostenibilità. I progetti infatti utilizzano materiali innovativi e tecnologie di qualità con un’attenzione particolare al design architettonico, grazie a numerose partnership con prestigiosi studi di architettura.

Il commento

“L’amministrazione comunale sta indirizzando gli investimenti per la realizzazione di nuovi studentati nella direzione di rigenerare edifici o aree in dismissione e di soddisfare le esigenze abitative degli studenti anche con un occhio di riguardo per l’accessibilità agli studenti meritevoli – ricorda Antonio Bressa, assessore all’Edilizia Privata del Comune di Padova –.

Entrambi obiettivi centrati in questa importante operazione edilizia che abbiamo accompagnato fin da principio. Questo nuovo edificio ad alte prestazioni energetiche sarà quindi un ottimo esempio di come trasformare la città nella direzione della sostenibilità e della capacità di continuare ad accogliere studenti in una città a vocazione internazionale ed universitaria, anche grazie alla quota di stanze a disposizione di ESU. Seguiremo da vicino l’evoluzione del cantiere continuando la proficua collaborazione con il soggetto promotore dell’intervento”.

“Conosciamo l’importanza e la richiesta di posti letto in una città quale Padova, con un’Università tanto prestigiosa quanto in continua crescita– afferma Hans Martin Pohl, Presidente di Pohl Immobilien –. Sappiamo anche l’importanza di vivere in luoghi accoglienti e a misura di persona, oltre che rispettosi dell’ambiente che li circonda. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione tutto il nostro know-how nell’immaginare un progetto che tenga insieme comfort e attenzione alla sostenibilità, contribuendo nel recupero di un’area al momento non valorizzata”.