Alla fine di quella che è stata una vera e propria baruffa da bar, si è dissociato perfino il consigliere regionale tacciato di putinismo come Stefano Valdegamberi.
Tutto si è svolto al Liston 12 alla conferenza organizzata dall’associazione VenetoRussia, presenti tra gli altri l’ex parlamentare leghista Vito Comencini e il leader di Forza Nuova Luca Castellini.
Se i promotori avevano come obiettivo lanciare un messaggio di pace, il risultato finale non è stato molto soddisfacente. Previsto anche un collegamento con la città di Donetsk, che è avvenuto tramite telegram, unica piattaforma disponibile per la trasmissione del segnale a causa delle restrizioni che l’Europa e tutto il mondo occidentale hanno imposto alla Russia dopo il turpe attacco sferrato da Putin all’Ucraina. Al loro esordio Francesca Menin, promotrice dell’evento, insieme ai colleghi, Maurizio Cutolo e Palmarino Zoccatelli (Presidente dell’associazione VenetoRussia), hanno accusato la stampa occidentale di essere faziosa e di non riportare per intero ciò che accade sul fronte ucraino.
Lo slogan che è emerso dall’incontro di ieri, dunque, è che la Russia non è un nemico.
Da Donetsk, invece, i separatisti si augurano che cambi qualcosa in America, magari con l’elezione di Trump, in modo che l’America smetta di interferire su questa sponda dell’oceano. Per gli organizzatori in Italia serve un governo che tuteli veramente la nazione, solo così ci sarà l’occasione di avviare un tavolo di pace. Dunque i repubblicani di Donetsk dicono che l’Italia è un paese amico, e per dimostrare ciò, affermano che è in programma, per la prossima settimana, una mostra di pittori italiani.
Poi però è partito l’attacco alla Nato ed è stata rincarata la dose contro la premier Meloni.
Dal collegamento con Donetsk è arrivata una raffica di domande sull’influenza degli Stati Uniti e sulla UE telecomandata dagli americani.
E’ capitato anche che una ragazza ucraina che voleva manifestare il suo pensiero sia stata interrotta, anzi quasi placcata. Passaggio che ha lasciato di stucco anche Valdegamberi che si è dissociato da quanto accaduto. Se di pace si vuol parlare, la proposta deve vedere la partecipazione di entrambi. Cosa che all’incontro non si è vista.
Christian Gaole