Superati i limiti di ozono nell’aria, a rischio la salute nelle ore più calde. I dati Arpav hanno rilevato un superamento di ozono nell’aria. Si consiglia di non uscire nelle ore più calde per evitare gli effetti dannosi di questo inquinante sulla salute.
Limiti di ozono più alti della norma. Arpav ha comunicato il superamento della soglia di informazione, pari a 180 µg/m3, il 3 luglio presso la centralina situata al Giarol Grande, che ha registrato il valore massimo orario di 192 µg/m³ alle ore 15.
Un inquinante tipicamente estivo. L’ozono atmosferico è un la cui formazione è favorita dalle condizioni di alta pressione, di scarsa ventilazione e di forte irraggiamento solare. Le concentrazioni di ozono sono influenzate da diverse variabili meteorologiche, come l’intensità della radiazione solare, la temperatura, la direzione e la velocità del vento: ecco perché nel corso delle stagioni si osservano continue variazioni nei valori di ozono.
Nei periodi tardo-primaverili ed estivi le particolari condizioni di alta pressione, le elevate temperature e la scarsa ventilazione favoriscono il ristagno e l’accumulo degli inquinanti prodotti dai motori e dalle industrie (i cosiddetti precursori – ossidi di azoto e idrocarburi).
Il forte riscaldamento solare innesca una serie di reazioni fotochimiche che determinano concentrazioni di ozono più elevate rispetto al livello naturale, normalmente compreso tra 20 e 80 µg/m3 (microgrammi per metrocubo) d’aria.
I valori massimi sono raggiunti nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 18, per poi scendere durante le ore notturne. Al contrario, in inverno si registrano concentrazioni più basse.
Sintomi dell’azoto sull’uomo. A causa dell’azione irritante che ha sulle mucose, determina una serie di effetti acuti sulla salute di cui i principali sono: irritazione agli occhi, al naso, alla gola e all’apparato respiratorio, senso di pressione sul torace, tosse, aggravamento delle reazioni allergiche. I soggetti più sensibili al fenomeno sono i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, chi svolge attività fisica o lavorativa all’aperto. Tra i soggetti a rischio vi sono le persone asmatiche e quelle con patologie polmonari o cardiache.
Come difendersi dall’ozono. E’ opportuno che tutti, in presenza di valori elevati di ozono, adottino alcuni comportamenti per ridurre il più possibile la propria esposizione. Ad esempio: ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata, specialmente quelle del primo mattino quando le concentrazioni di ozono sono più basse; moderare l’attività fisica e sportiva, cercando di svolgerla nelle prime ore del mattino, preferibilmente non oltre le 10 oppure nelle ore più fresche della sera, cioè dopo le 18.
Si raccomanda quindi ai cittadini, e in particolare agli anziani, ai bambini, agli individui affetti da patologie respiratorie o cardiache e alle donne in gravidanza, di non uscire nelle ore di massimo irraggiamento solare (fra le ore 12 e le ore 18) e di svolgere nelle ore più fresche (mattino e sera) i lavori pesanti o le attività sportive all’aperto.