Ostaria al Duca, “no te sbaglie mai…” “Ci siamo specializzati nella carne di cavallo, ce la fornisce la macelleria Avesani...”

A due passi dalle Arche Scaligere, nasce la storia dell’osteria al Duca. E allora squillino le trombe:
“In un palazzo merlato del XIII secolo, eretto dai signori Della Scala e poi passato alla nobile famiglia dei Montecchi; in esso sarebbe nato e vissuto Romeo”. La più antica trattoria di Verona, conclude ilbiglietto da visita che il titolare Alessandro Vignola, orgogliosamente ci consegna. Dal 1981, la sua famiglia è qui che passa la maggior parte del tempo. Anche se la tradizione, parte prima: dal ’67
infatti sua nonna, sua mamma e sua zia, gestivano già un altro ristorante all’angolo, il Cangrande. “Poi ci siamo spostati nell’attuale sede e si poteva venir anche solo per bere, avendo sempre trippe, polpette, sarde en saor: dalle 8 di mattina a sera, io dormivo qui sopra con mia nonna”.
Una pentola panciuta come simbolo nell’insegna, i classici bicchieri da
osteria, e tutte quelle ricette della tradizione veronese da tramandare. Alessandro, cosa sta a significare quella pentola?
Lì si racchiude il significato del nostro nome: nelle cantine qui sotto, c’era la sede del “Duca della Pignatta”, un buontempone che alla fine del 1800, ripristinò a proprie spese il carnevale, guadagnandosi così il titolo di “Duca”. E per giustificare le proprie ricchezze sostenne di aver trovato qui, una pignatta piena di monete d’oro.
In cucina cosa si prepara principalmente?
Sono tutte ricette di mia nonna di allora, che i nostri cuochi riproducono. Ci siamo specializzati nella carne di cavallo, la macelleria Avesani ce la fornisce fresca 2 volte al giorno, soprattutto per la
classica pastissada.
Talmente tante richieste, che avete deciso di aprire un’altra osteria…
Si, cercavamo un posto qui vicino, e abbiamo trovato l’attuale osteria “Giulietta e Romeo”. Quando
eravamo pieni al Duca, mandavamo i clienti di là,
Le foto alle pareti, mostrano il passaggio di diversi personaggi
Sì, sono passati i Simply Red, i Kiss e ultimamente anche Botero: era a Verona per la mostra a lui
dedicata, ci ha firmato il suo libro, sulle tovagliette si è rifiutato, avrebbero preso troppo valore…
Ho visto che hai fatto lo sconto a un ragazzo con la spilla dell’Hellas, vale per tutti i tifosi? Sì, sì…(ride)

La ricetta: La pastissada de caval con i consigli della nonna

Ingredienti per la Pastissada?
10 kg di carne, 10 kg cipolla, 2l vino rosso, chiodi di garofano e cannella. La prepariamo un paio di volte alla settimana, ne andranno via 2-3 kg al giorno.
Come la preparate?
Mia nonna la cucinava per 12 ore, a fuoco basso e continuando a girarla, solo che l’odore poi si diffondeva in tutto il vicinato. Ora abbiamo un macchinario che cucina sottovuoto, in una lunga cottura notturna. Devo dire che viene ancora meglio.
Accompagnata con?
Polenta fioretto e un buon Valpo superiore o ripasso.
Prezzi?
Noi proponiamo il menù con primo e secondo a 20€.