Sono stati inaugurati oggi gli spazi del Policlinico di Borgo Roma dedicati all’Ospedale di Comunità, previsto dalla programmazione regionale. Dopo il recente trasferimento della UOC Medicina B e il periodo necessario per la riorganizzazione del reparto, sono ora disponibili i 24 posti letto che verranno inseriti nella rete territoriale dell’Ulss9 “Scaligera”.
Il nuovo Ospedale di Comunità avrà come responsabile clinico il prof Mauro Zamboni, direttore Dipartimento Medico-Generale e primario di Geriatria B.
Ospedale di Comunità in Borgo Roma
L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero in fase acuta. È rivolta a quei pazienti che hanno bisogno d’interventi sanitari a bassa intensità clinica, sono stabilizzati dal punto di vista medico e non richiedono assistenza ospedaliera, ma che, per complessità socio-assistenziali, necessitano di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa anche notturna. Il suo fine è quello di favorire le dimissioni protette nel luogo più idoneo per il recupero funzionale e dell’autonomia.
L’attività dell’OdC è svolta in sinergia con l’ULSS 9 “Scaligera” e i relativi distretti. Il collegamento funzionale tra la l’Ospedale di Comunità, il reparto per acuti e il domicilio è mediato dalla Centrale Operativa Territoriale distrettuale, con integrazione tra ospedale e territorio.
L’intervento di assistenza si risolve solitamente in un periodo limitato di tempo, indicativamente entro 30 giorni.
La struttura
Ad oggi sono 24 posti letto in 12 stanze, a luglio saranno a regime anche gli ulteriori 6 per un totale di 30 posti letto. Il costo dei primi 24 è stato di circa 1.5 milioni di euro per 1300 mq.
L’Ospedale di Comunità è stato realizzato nel rispetto dei requisiti imposti dalla delibera della Giunta Regionale Veneto n° 2018 del 2014: 13 stanze di degenza a 1 o massimo 2 posti letto con bagno, 2 aree per la riabilitazione, l’adattamento e la formazione con una superficie minima di 20 mq.
Gli spazi sono dotati di impianto di rilevazione incendio, impianto chiamata infermiere, quello di diffusione sonora e un impianto di ricambio d’aria con la capacità di 3 volumi l’ora. I restanti 6 posti letto sono realizzati con i fondi PNRR per un totale di 1 milione di euro e saranno pronti a luglio. A giugno, invece, entreranno i pazienti nei primi posti letto disponibili.